Cosa pensa della recente costituzione di Manageritalia Executive Professional e in particolare delle sfide e opportunità che le si presentano sul vostro territorio?
«Si tratta di un’iniziativa interessante che mette a terra un percorso iniziato molto tempo fa e implica anche la presa di coscienza dell’evoluzione del mercato del lavoro manageriale».
Quali sono le tipologie di executive professional oggi più presenti localmente?
«Soprattutto consulenti in materia HR».
Qual è lo stato dell’arte di presenza e cultura manageriale nelle aziende del vostro territorio?
«Tendenzialmente imprese di piccole-medie dimensioni».
Ci sono spazi per un executive professional che operi a supporto di proprietà e/o management aziendale e in particolare oggi in quali ambiti?
«Assolutamente sì, dall’HR all’amministrazione e finanza».
Lei come executive professional in che ambito opera?
«Sono un professional della discontinuità: mi occupo di M&A, dall’ideazione alla realizzazione del deal».
Qual è una delle sue esperienze professionali più vincenti per lei e i suoi clienti che ha vissuto e/o sta vivendo attualmente?
«Senz’altro la soddisfazione della proprietà dopo un percorso di crescita esterna digerita senza grandi difficoltà».
Cosa fare per ampliare l’incontro tra gli executive professional e il tessuto imprenditoriale compresa tutta la business community e aumentare quindi le opportunità di crescita del territorio?
«Incontri informali, aperitivi post-incontri di approfondimento su tematiche trasversali e di interesse per manager e imprenditori».
Qual è stata la molla che l’ha fatta entrare in Manageritalia come executive professional?
«La possibilità di condividere esperienze con colleghi e dirigenti».
Cosa si aspetta per il futuro?
«Gli executive professional cresceranno ancora e assumeranno un peso significativo».
Perché un executive professional dovrebbe iscriversi a Manageritalia Executive Professional?
«Per avere una casa, un’associazione che lo rappresenti in loco e davanti alle istituzioni».
Ma quindi associandosi si entra in una community che può contare su un presidio territoriale attraverso lei e la sede di Manageritalia locale fruendo di servizi, networking ecc. che si ampliano, on e offline, a livello nazionale e internazionale?
«Senz’altro, un’esperienza da vivere e promuovere».
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