Intenzioni di assunzione stabili per i datori di lavoro italiani nei primi mesi del 2017

I risultati dell’indagine trimestrale di ManpowerGroup MEOS condotta su un campione rappresentativo di datori di lavoro italiani

I datori di lavoro italiani riferiscono intenzioni di assunzione stabili i primi 3 mesi del 2017: solo il 3% prevede un aumento del proprio organico, il 90% non si aspetta alcuna variazione, il 5% vede addirittura un calo. Questi i risultati dell’indagine trimestrale di ManpowerGroup MEOS (ManpowerGroup Employment Outlook Survey) condotta su un campione rappresentativo di 1.001 datori di lavoro italiani. Sulla base di questi dati, la previsione netta sull’occupazione si attesta a -2%. A seguito degli aggiustamenti stagionali, la previsione si attesta a quota 0%. Le intenzioni di assunzione restano relativamente stabili sia rispetto al precedente trimestre che allo stesso periodo dello scorso anno.

“In un momento di rapidi cambiamenti economici in cui la disoccupazione tocca livelli ancora alti, le nostre previsioni evidenziano un mercato del lavoro in profonda transizione con settori, come quello Minerario ed Estrattivo, in cui si registrano previsioni negative e settori, come quello dell’Horeca, dove i datori di lavoro segnalano piani di assunzione ottimistici – ha commentato Stefano Scabbio, presidente area Mediterranea ed Europa Orientale ManpowerGroup – I modelli lavorativi stanno radicalmente cambiando; professioni nuove e profili specializzati giocheranno un ruolo sempre più significativo nell’economia del futuro e il Talento sarà il fattore che più di tutti potrà fare la differenza in termini di competitività. Diventa quindi importante per le aziende acquisire fin da oggi questa consapevolezza e sviluppare capacità attrattiva per garantirsi un vantaggio competitivo sostenibile nel tempo”. 

Confronto tra aree geografiche – Crescono le assunzioni al nord, in calo al sud e isole

I datori di lavoro di due regioni su quattro prevedono un leggero aumento del proprio organico nel primo trimestre 2017, con una previsione netta sull’occupazione pari a +3% nel Nord-Ovest e a +1% nel Nord-Est. Tuttavia, è previsto un calo degli organici nel Centro Italia, dove la previsione si attesta su -3%, mentre per il Sud/Isole la previsione è di -4%.

Confronto tra settori – Più opportunità di lavoro nel settore alberghiero e della ristorazione

Si prevede che tra gennaio e marzo 2017 il numero dei dipendenti calerà in sei dei 10 settori industriali. I datori di lavoro del settore minerario ed estrattivo riferiscono la previsione netta sull’occupazione più debole, pari a -15%. I datori di lavoro di tre settori prevedono invece di aumentare gli organici, con le prospettive di assunzione più forti riferite al settore Alberghiero e della Ristorazione, dove la previsione si attesta a +8%. 

Sta inoltre già selezionando Capi Sevizio e Addetti ai vari servizi alberghieri per inserimenti stagionali in tutti i Reparti e tutte le destinazioni. Un aumento del numero di occupati si prevede anche nei settori di agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca, commercio all’ingrosso e al dettaglio, con previsioni pari a +5% e +4%, rispettivamente.

Confronto tra dimensioni aziendali

Per il prossimo trimestre, con una previsione netta sull’occupazione pari a +10%, i datori di lavoro delle aziende di grandi dimensioni (con 250 o più dipendenti), riferiscono le previsioni di assunzione più ottimistiche mentre un piccolo aumento del numero di occupati viene segnalato anche dai datori di lavoro delle aziende di piccole dimensioni (10-49 dipendenti), con una previsione pari a +2%. Tuttavia, i datori di lavoro delle aziende di medie dimensioni (50-249 dipendenti), riferiscono prospettive di assunzione ferme, con una previsione pari allo 0%, mentre i datori di lavoro delle micro aziende (meno di 10 dipendenti) prevedono un calo del personale, segnalando una previsione pari a -2%.

 

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