Manageritalia Executive Professional (Trentino-Alto Adige): Antonio Borghetti

Ci sono spazi per un executive professional nel mercato del lavoro? Cosa fare per ampliare le opportunità di crescita del territorio? Cosa ci dobbiamo aspettare dal futuro? Le risposte a queste e altre domande ai responsabili regionali della nuova associazione di Manageritalia, nata a giugno dello scorso anno, che rappresenta figure chiave per la crescita e lo sviluppo del nostro tessuto economico, imprenditoriale e manageriale. A tu per tu con Antonio Borghetti, responsabile regionale Trentino-Alto Adige Manageritalia Executive Professional

Cosa pensa della recente costituzione di Manageritalia Executive Professional e in particolare delle sfide e opportunità che le si presentano sul vostro territorio?
«Si tratta di un’iniziativa interessante che mette a terra un percorso iniziato molto tempo fa e implica anche la presa di coscienza dell’evoluzione del mercato del lavoro manageriale».

Quali sono le tipologie di executive professional oggi più presenti localmente?
«Soprattutto consulenti in materia HR».

Qual è lo stato dell’arte di presenza e cultura manageriale nelle aziende del vostro territorio?
«Tendenzialmente imprese di piccole-medie dimensioni».

Ci sono spazi per un executive professional che operi a supporto di proprietà e/o management aziendale e in particolare oggi in quali ambiti?
«Assolutamente sì, dall’HR all’amministrazione e finanza».

Lei come executive professional in che ambito opera?
«Sono un professional della discontinuità: mi occupo di M&A, dall’ideazione alla realizzazione del deal».

Qual è una delle sue esperienze professionali più vincenti per lei e i suoi clienti che ha vissuto e/o sta vivendo attualmente?
«Senz’altro la soddisfazione della proprietà dopo un percorso di crescita esterna digerita senza grandi difficoltà».

Cosa fare per ampliare l’incontro tra gli executive professional e il tessuto imprenditoriale compresa tutta la business community e aumentare quindi le opportunità di crescita del territorio?
«Incontri informali, aperitivi post-incontri di approfondimento su tematiche trasversali e di interesse per manager e imprenditori».

Qual è stata la molla che l’ha fatta entrare in Manageritalia come executive professional?
«La possibilità di condividere esperienze con colleghi e dirigenti».

Cosa si aspetta per il futuro?
«Gli executive professional cresceranno ancora e assumeranno un peso significativo».

Perché un executive professional dovrebbe iscriversi a Manageritalia Executive Professional?
«Per avere una casa, un’associazione che lo rappresenti in loco e davanti alle istituzioni».

Ma quindi associandosi si entra in una community che può contare su un presidio territoriale attraverso lei e la sede di Manageritalia locale fruendo di servizi, networking ecc. che si ampliano, on e offline, a livello nazionale e internazionale?
«Senz’altro, un’esperienza da vivere e promuovere».

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