Quando un manager “accende” l’occupazione

Da Saatchi & Saatchi al forno speciale, grazie a Manager to Work

Manager che si mettono in proprio, creando un’impresa che funziona e che assume altri lavoratori: un sogno? No, quando l’idea imprenditoriale è ben strutturata e c’è un sostegno adeguato, come accaduto con Manager to work, il progetto del Ministero del lavoro che ha messo a bando 10 milioni di euro per incentivi all’assunzione e contributi alla creazione d’impresa di manager inoccupati.

Il bando – ideato da Italia lavoro con la collaborazione di Manageritalia e Federmanager – ha riscosso un grande successo, avendo erogato tutte le risorse messe a disposizione per favorire l’occupazione di ex dirigenti e quadri disoccupati.

Lo scorso anno abbiamo raccontato sul Dirigente alcune delle storie dei colleghi che si sono rimessi in gioco: sono circa 450 (visto che più manager potevano associarsi proponendo un unico progetto e unendo i contributi) e hanno attivato oltre 400 imprese, dando lavoro complessivamente ad almeno altrettante persone. Se molte delle nuove imprese attivate sono ditte individuali, altre sono aziende più strutturate che hanno creato posti di lavoro.

È il caso del forno con cucina Santi Sebastiano e Valentino, aperto lo scorso febbraio a Roma da Laura Palombi, dove lavorano già nove collaboratori. Laura, dopo un’esperienza di sei anni come quadro alla Saatchi & Saatchi (multinazionale della comunicazione e pubblicità) ha deciso di mettersi in proprio e diventare un’esperta di panificazione. I contributi di Italia Lavoro li ha impiegati per ristrutturare il locale, ingaggiare dei consulenti, pagare il notaio, acquistare macchinari e computer.

Aperto con quattro soci, il locale è intitolato ai santi protettori del pane e si trova nell’elegante quartiere Trieste di Roma, in via Tirso 107. Ispirato ai forni tedeschi, utilizza farine antiche e produce 16 diverse tipologie di pane ogni giorno, facendo della sperimentazione il proprio elemento di distinzione. L’offerta è quella della ristorazione internazionale e, partendo dalla colazione arriva alla cena, passando dal pranzo e dagli aperitivi.
Senza il contributo di Manager to work Laura non sarebbe stata in grado di aprire comunque il forno/ristorante, per lo meno non come socia, perché non avrebbe avuto a disposizione il capitale di partenza per partire insieme agli altri.



Le abbiamo chiesto se un’azienda costituita da chi possiede competenze manageriali sia più solida di altre startup ovvero se possa dare maggiori garanzia di successo e durata nel tempo. “Chi ha lavorato in una grossa azienda – risponde – assume un metodo di lavoro con percorsi chiari, basati su obiettivi, definizione di ruoli, motivazione del personale; l’approccio manageriale non si abbandona più e, nel mio caso, è stato fondamentale per far concretizzare l’idea imprenditoriale e per gestirla”.

Il progetto del Ministero del lavoro, dunque, non solo crea occasioni di lavoro per i manager ma mette in moto un volano di occupazione che coinvolge anche altre figure professionali, sia direttamente sia indirettamente, nell’indotto. Manageritalia sta monitorando l’evoluzione di queste imprese e, grazie ai feedback dei protagonisti, lavora per proporre una nuova edizione del bando.

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