Alle radici dell’eccellenza con Alessandro Rimassa

Il punto di vista della Giuria del Premio Eccellenza 2018

Abbiamo chiesto a Alessandro Rimassa, direttore e co-fondatore di Talent Garden Innovation School e giurato del Premio Eccellenza 2018, cos’è per lui l’eccellenza in generale e per quanto riguarda il management e i manager.

Cos’è l’eccellenza?

Dare il massimo valore possibile a quel determinato campo. Significa usare creatività e innovazione per tendere a raggiungere il massimo valore possibile. Sfidarsi ogni giorno e alzare ogni giorno l’asticella.

È un talento innato o si può coltivarlo?
L’eccellenza si può, anzi si deve coltivare. L’essere eccellenti ha in sé un 10% di talento naturale e un 90% di esercizio. Di lavoro, di sudore. Costanti. Di continua ricerca e sperimentazione. Di lifelong learning senza sosta.

Parlando solo di manager, oggi essere eccellenti cosa vuol dire?
Un manager eccellente è un manager prima di tutto OUTCENTRIC, cioè in grado di guardare meno a se stesso e di concentrarsi sullo sviluppo delle persone per essere, prima che capo, un collaboratore attivo e stimato. Significa saper mettere il focus sui risultati, smettere cioè di dare task e spostare l’attenzione sui risultati raggiunti dalle persone, con check e feedback puntuali. Terza cosa, puntare sulle soft skills avere competenze trasversali come la capacità di ascolto, l’empatia, l’abilità nel risolvere problemi e lavorare in gruppo.

Che immagine e esperienza tangibile ha dei manager?
Ho un’immagine abbastanza positiva, attorno a me vedo manager alla continua ricerca di nuove opportunità, nuovi processi, nuovi strumenti e tecniche che possano essere di aiuto per sostenere lo sviluppo delle persone che lavorano con loro e delle organizzazioni nel loro complesso. Tuttavia esistono ancora alcuni manager ancorati al passato, quelli del “Si è sempre fatto così… perché cambiare?”, si tratta di un fatto culturale che va combattuto con decisione, attraverso informazione e formazione.

L’eccellenza dei manager a chi dovrebbe giovare oggi?
In primo luogo alle persone che lavorano con loro e successivamente all’impresa. La seconda è però conseguenza della prima.
Solo mettendo le persone al centro si investe sull’asset innovativo più importante, e vincente, dei nostri business.

Un manager che voglia essere eccellente nella digital transformation cosa dovrebbe fare e come dovrebbe essere?
Il manager eccellente nella Digital Transformation è quel manager che ha compreso perfettamente di dover aprire le porte al cambiamento: un cambiamento non solo tecnologico ma prima di tutto culturale, di mindset. Come? Andando per esempio a modificare l’organizzazione dell’azienda – che deve diventare più lean, più agile – e quindi più rapida ed efficace sperimentando nuovi modelli che non siano più gerarcici ma orizzontali e più collaborativi. Deve avere il coraggio di fallire, di farlo velocemente e di farlo più volte. Deve poi essere in grado di sviluppare continuamente nuove soft e hard skill.

In vista della serata di premiazione del 9 novembre, la Giuria del Premio Eccellenza Lido Vanni 2018 selezionerà i vincitori entro fine settembre.

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