Trovare un lavoro è un lavoro: 4 canali web

Nei giorni odierni cercare lavoro è diventato sempre di più un lavoro. Questo perché i canali di ricerca sono diventati molteplici e differenti tra loro. Gran parte delle ricerche, oggi, passa attraverso la rete. I canali web da valutare sono almeno quattro:

  1. I numerosissimi aggregatori di annunci o joboarders
    Sono degli aggregatori di annunci (come Jooble, per citarne uno). In questi siti è possibile inserire il proprio curriculum vitae, leggere e rispondere ad annunci di lavoro ed essere avvisati in caso di annunci nuovi attinenti il proprio settore. In alcuni casi è anche possibile creare un profilo che possa essere consultato direttamente online dagli HR. Esistono aggregatori generalisti come Monster, E Financial Career, Careerbuilder o specializzati per settore come Aboutpharma o Fashionjob. Dovete analizzare bene dove state cercando e per quale settore prima di lanciarvi su questi siti. Anche se il pensiero comune è che su questi siti ci siano solo ricerche medio basse, invece è sempre più frequente che le società di selezione per posizioni da quadro o dirigente amplifichino la visibilità utilizzando questi partner.
  2. Siti web delle aziende o marketing di sé stesso
    Un’altra strada può essere la candidatura a un annuncio specifico sul sito di un’azienda per la quale ci piacerebbe lavorare o, nel caso non ci siano posizioni aperte, l’autocandidatura. Ormai tutte le società hanno un sito web di ultima generazione con una sezione “lavora con noi”: qui spesso sono indicati i profili ricercati, i valori della società o altre informazioni che aiutano a capire se realmente è la realtà che stiamo cercando. L’autocandidatura o marketing di se stesso è una attività da fare con una preparazione puntuale. Non possiamo candidarci a caso utilizzando l’ultimo cv che abbiamo nella memoria del computer. Perché rischiamo di bruciare delle buone opportunità. Il marketing di sé stesso va studiato bene a tavolino prima di iniziare a farlo.
  3. I canali social come LinkedIn, Twitter…
    Linkedin è il più grosso social per uso professionale e rappresenta il cv elettronico di ciascuno di noi. Deve essere coerente con quello “cartaceo” e soprattutto la nostra immagine deve essere “da lavoro”. Twitter invece può essere usato per trovare annunci. Qualche società ha l’abitudine di twittare le ricerche che ha in quel momento. Come i tweet, sono veloci e immediati e bisogna essere connessi. Facebook al momento è poco usato per trovare lavoro ma è in veloce evoluzione. L’importante per tutti i social è mantenere un’immagine online allineata e veritiera.
  4. Le società di ricerca e selezione e l’autoprofilazione
    Oggi in Italia ci sono più di 700 società autorizzate dal ministero in un albo Informatico accessibile a tutti. La maggior parte sono generaliste, ma alcune sono specializzate solo in profili impiegatizi, altre solo sul middle management e altre ancora solo sulla parte alta della piramide aziendale. Per capire il loro target e il tipo di società che può aiutarci nella ricerca basta navigare sui loro siti e vedere la tipologia di annunci che postano. Una volta individuata la lista delle società che fanno al nostro caso, inseriamo il nostro cv nelle loro sezioni e attiviamo gli allert, che quasi tutte hanno. Ovvero la società stessa ci manderà gli annunci quando corrispondono al nostro profilo. In questo caso è molto importante fare una buona autoprofilazione, senza esagerare nel ruolo che ricopriamo o darci un titolo che vorremmo avere. Maggiore è il numero di allert che riceveremo, maggiori saranno le possibilità di candidarci. Molte di queste società hanno dei sistemi di riconoscimento dei cv e di chi li invia. Questo ci dà la possibilità di candidarci a tutti gli annunci che troviamo interessanti, perché in ogni caso il sistema smisterà le richieste sulla posizione aperta e sul recruiter che ci sta lavorando.
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