Ma a voi piace l’open office?

Sembra il trend da qualche anno in azienda: l’open office. Eppure, come sottolinea Dave Crenshaw su LinkedIn, non sembra che questi spazi suscitino sempre il consenso dei lavoratori. Crenshaw invita i manager e i responsabili del personale a ripensare gli ambienti di lavoro: gli open office creano un insieme di distrazioni innegabili con conseguenze sulla produttività di ciascuno. 

Se non è sempre possibile scegliere dove lavorare, occorre garantire almeno un ambiente dove potersi concentrare in tutta pace focalizzandosi su documenti che richiedono concentrazione, facendo call delicate e così via: l’open office questo non lo permette.

Sarebbe poi opportuno definire delle regole condivise su quando sia possibile interrompere il lavoro dei propri colleghi e quando no. Forse basterebbe semplicemente un po’ di buonsenso, ma, si sa, ciò che per me rappresenta un’informazione importante o anche solo spiritosa da condividere può non esserlo per il collega che lavora di fronte a noi.

E voi cosa pensate degli open office? Andrebbero aboliti?

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