Rinnovato il Contratto Dirigenti Terziario

Aggiornata la parte economica, dopo l’inserimento del welfare aziendale e delle politiche attive avvenuti negli anni scorsi.

Mantovani – Prampolini: “Un accordo equilibrato che consentirà, almeno in parte, ai dirigenti di recuperare l’impennata dell’inflazione avvenuta nell’ultimo periodo senza gravare eccessivamente sulle imprese”.

Firmato ieri sera il rinnovo della parte economica del contratto nazionale di lavoro dei dirigenti del terziario. A sottoscrivere l’accordo il Presidente di Manageritalia, Mario Mantovani con Donatella Prampolini, Vicepresidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia.
Il contratto riguarda oltre 27mila dirigenti e 9mila aziende del terziario di settori portanti dell’economia nazionale come: commercio, moderna distribuzione, servizi alle imprese, digitale, moda e lusso, automotive, fiere, turismo, non profit.

“Da sempre – commenta Mario Mantovani, Presidente di Manageritalia – la nostra politica contrattuale vede noi e Confcommercio muoverci per primi su nuovi aspetti di tutela e servizio per dirigenti e imprese come ad esempio: la formazione introdotta nel 1992, la long term care nel 2001, il welfare aziendale per tutti e le nuove politiche attive nel 2021, valorizzando al massimo le risorse del Contratto Collettivo. Oggi, dopo un periodo d’attesa condizionato dalle crisi pandemica ed energetica e dal conseguente clima d’incertezza, abbiamo messo mano anche alla parte economica. Era importante intervenire anche per i dirigenti, visto che la retribuzione media annua è intorno ai 100mila euro lordi, abbondantemente tassati e pesantemente colpiti dall’inflazione”.

“Dopo gli interventi sulla parte normativa di giugno 2021 – spiega Donatella Prampolini, Vice Presidente Confcommercio con incarico alla contrattazione e alla bilateralità – oggi si completa un rinnovo contrattuale che rappresenta un giusto punto di equilibrio tra esigenze dei Dirigenti e sostenibilità delle aziende, che avranno certezze nei costi di gestione per il futuro a breve e medio termine, un periodo che richiede il massimo sforzo per intercettare una ripresa ancora incerta, ma con uno strumento contrattuale pienamente operativo e con importanti innovazioni per la gestione delle figure apicali delle imprese.

Si tratta di un accordo di natura prettamente economica, visti gli interventi già attuati su normativa e welfare aziendale con l’accordo di proroga del CCNL, sottoscritto con la Confcommercio il 16 giugno 2021. Nello specifico, l’accordo sottoscritto oggi prevede: un importo “Una Tantum” di 2mila euro da corrispondere nel 2023 a copertura del triennio 2020/22 oltre a un aumento contrattuale di 450 euro lordi mensili entro luglio 2025. È inoltre prevista la destinazione di 1.000 euro annui alla Piattaforma welfare dirigenti terziario, spendibili in beni e servizi di welfare.

Un adeguamento contrattuale che consente, almeno in parte, ai dirigenti di recuperare l’impennata dell’inflazione avvenuta nell’ultimo periodo, senza gravare eccessivamente sulle imprese. Un risultato ottenuto grazie al profondo lavoro di analisi su tutte le opzioni normative disponibili.

L’innovazione della Piattaforma, che integra welfare contrattuale e aziendale, consente a tutte le aziende, anche a quelle piccole con un solo dirigente, di usufruire di servizi dedicati ai manager, oltre a quelli territoriali, forniti dagli esercizi convenzionati, si completa con la destinazione di una somma concretamente spendibile a partire dal 2024, per incrementare il livello di welfare in modo personalizzato.

I punti salienti dell’accordo
L’accordo è la logica prosecuzione e completamento dell’intesa del giugno 2021 che, tra le altre cose, ha introdotto il welfare aziendale, i servizi di politiche attive ed è intervenuto sulla normativa dei Fondi ed Enti contrattuali.

La parte economica è stata rinnovata agendo in sinergia su vari aspetti.
Una Tantum. A copertura del triennio 2020/22, nel corso del 2023 viene erogata, in tre tranche, un importo Una Tantum complessivamente pari a 2.000,00 euro, a titolo di arretrati retributivi e quindi assoggettato a contribuzione ordinaria e a tassazione separata.

Aumento retributivo. È previsto un aumento retributivo, con conseguente adeguamento del minimo contrattuale, pari a regime a 450,00 euro, secondo le seguenti scadenze:
• 150,00 mensili dal 1° dicembre 2023
• 150,00 mensili dal 1° luglio 2024
• 150,00 mensili dal 1° luglio 2025

Tali aumenti possono essere assorbiti, fino a concorrenza, esclusivamente da somme concesse dalle aziende in acconto o anticipazione su futuri aumenti economici contrattuali, successivamente al 31 dicembre 2019.

Per effetto degli aumenti retributivi sopra indicati, il minimo contrattuale mensile dagli attuali 3.890,00 euro passa 4.040,00 euro a decorrere dal 1° dicembre 2023, a 4.190,00 dal 1° luglio 2024 e a 4.340,00 euro dal 1° luglio 2025.

Welfare aziendale. I datori di lavoro destineranno inoltre alla Piattaforma welfare dirigenti terziario 1.000,00 euro annui, spendibili in beni e servizi di welfare, con decorrenza 1° gennaio 2024 e 1° gennaio 2025.  Ciò in aggiunta ad eventuali sistemi di flexible benefits già presenti in azienda e con la possibilità di integrare il valore minimo stabilito dal CCNL con versamenti aggiuntivi alla piattaforma, tramite la sottoscrizione di un Regolamento aziendale.

– Vedi l’Accordo Confcommercio del 12 aprile 2023
– Vedi l’Informativa Accordo Dirigenti Confcommercio

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