Cosa rende la Silicon Valley speciale?

JEMP, la junior enterprise del Politecnico di Milano che ha preso parte alla NECST Group Conference, racconta i modelli di business della Silicon Valley e l’importanza dei momenti di networking come quello di BAIA

Due membri di JEMP, la Junior Enterprise del Politecnico di Milano, hanno partecipato alla NGCX, la NECST Group Conference 2019. L’esperienza è stata particolarmente stimolante, soprattutto per un gruppo di studenti come questo, che dall’interno del sistema universitario si è organizzato con una struttura imprenditoriale per offrire sevizi di consulenza ad aziende e privati.

La possibilità di visitare le aziende “storiche” come Oracle, Intel e Xilinx, nate nella Silicon Valley 50 anni fa e adesso diventate corporation di grande successo, e poterle mettere a confronto con le nuove realtà come Facebook, Pinterest, Google, LinkedIn, ci ha fatto riflettere su due elementi in particolare.


Il primo è il fatto che le aziende di allora basavano il loro business su un prodotto, mentre quelle nuove creano connessioni
(tra persone, informazioni, servizi ecc.) e sfruttano economicamente le potenzialità create da queste “reti” per vendere servizi (pubblicità, informazioni, dati ecc.). Se si volesse definire questo andamento in termini informatici, si potrebbe dire che nella Silicon Valley il business è iniziato come hardware e poi si è evoluto nel software.


Il secondo elemento è il fatto che tutte queste aziende sono nate, e continuano a nascere, in questo luogo.
Che cosa c’è nella Silicon Valley che attira i business innovativi e i relativi talenti? Sicuramente le università – abbiamo visitato Stanford e Berkeley – che offrono percorsi e opportunità di studio modellati sulle esigenze delle aziende del posto e hanno centri di ricerca molto strutturati e adeguatamente finanziati. Certamente questo “equilibrio virtuoso” di forze in campo ha poi attirato investitori, acceleratori, business angels che contribuiscono al mantenimento di un ambiente estremamente favorevole all’innovazione. Nell’incontro che abbiamo avuto con uno di questi acceleratori, abbiamo potuto constatare come nella Silicon Valley il creare e supportare le startup è un vero e proprio modello di business, non un’iniziativa episodica come succede da noi, e che tale modello richiede delle prospettive di crescita ben precise che determinano la sopravvivenza o la morte dell’impresa in tempi molto veloci.

La possibilità di poter fare ricerca e tradurre velocemente i risultati e le idee in impresa attira nella Silicon Valley moltissimi talenti da ogni parte del mondo, creando una comunità molto variegata di persone e quindi un’opportunità enorme di networking.


Un esempio è quello di
BAIA (Business Association Italy America), che abbiamo potuto conoscere partecipando al loro evento “AskMeAnything on How to Sail Smoothly from Academia to Business”, organizzato in occasione dell’NGCX.

BAIA è un’associazione nata nel 2006 che aggrega la comunità di imprenditori e professionisti Italiani della Bay Area e attraverso una rete di volontari organizza eventi di diverso tipo, come panel e incontri. Oltre che in Silicon Valley, BAIA ha anche una filiale italiana, che organizza eventi con università ed enti nazionali tra Roma e Milano.

In questo caso si è trattato di un panel di professionisti che hanno raccontato la loro esperienza in Italia e poi negli Usa. Nel parlare con alcuni di questi “italiani della Silicon Valley” ci siamo resi conto dell’importanza del networking tra connazionali, non solo per creare e sviluppare relazioni, ma anche per supportarsi a vicenda.


Questo incontro ci ha permesso anche di capire un altro aspetto molto importante del modo di fare impresa nella Silicon Valley e cioè il concetto di give back.
Chi riesce a sviluppare un business di successo si sente in dovere di aiutare quelli che ancora ci provano, investendo nelle startup e supportandone la crescita, offrendo opportunità di carriera nelle proprie aziende o utilizzando il networking per mettere in contatto professionisti esperti con giovani che si affacciano al mondo del lavoro. Questo è un altro dei fattori determinanti del successo di quel luogo speciale che è la Silicon Valley.

Manageritalia collabora con NECSTLab per far conoscere questa Silicon Valley italiana e avere dalla loro voce un polso su quell’innovazione che partendo dall’Università impatta, e deve farlo sempre di più, sulla crescita della nostra economia, sul nostro lavoro e sulla vita di tutti i giorni. Un viaggio che dobbiamo fare tutti insieme. Stay tuned!

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