6 consigli per dare le dimissioni con diplomazia

Page Personnel svela i consigli per quando si decide di cambiare posto di lavoro

Quando si decide di accettare una nuova sfida e cambiare lavoro bisogna affrontare il momento delle dimissioni, durante il quale potrebbe capitare di non utilizzare le più opportune modalità nella comunicazione della propria scelta. Per questo motivo Page Personnel, brand di PageGroup leader di mercato nella ricerca e selezione di impiegati e giovani professionisti qualificati, rivela alcuni consigli per gestire al meglio la situazione.


In particolare, se si trova lavoro grazie ad un selezionatore si avrà il vantaggio di essere accompagnati durante il processo di dimissioni per lasciarsi con la massima professionalità con manager e collaboratori e per gestire al meglio tempistiche e processi. Se invece non si è passati tramite un’agenzia per il lavoro, qui i consigli redatti da Marco Fusaro, director di Page Personnel. 


  1. Informare di persona
    . Il modo migliore per gestire la questione è parlare con il proprio superiore in una riunione focalizzata per dimostrare rispetto e sicurezza, in particolare commenta Fusaro “è fondamentale informare il proprio manager direttamente e non attraverso l’HR aziendale”. Inoltre, è consigliabile essere riservati ed aspettare di aver parlato con il proprio manager prima di raccontarlo ai colleghi e prima di avviare la procedura di dimissioni telematica, evitando che la notizia possa arrivare al responsabile.
  2. Resistere alla voglia di togliersi i sassolini dalla scarpa. Spesso, soprattutto se l’ultimo periodo in ufficio non è stato dei migliori, nell’informare il proprio responsabile si è tentati a discutere e riversare le delusioni che si sono incontrate lungo la propria permanenza in azienda. La raccomandazione in questo caso è di evitare questo comportamento dato che il mondo del lavoro si basa su relazioni e networking e uno sfogo dell’ultimo minuto potrebbe ledere il percorso professionale.
  3. Stabilire l’ultimo giorno e prendersi una pausa. Una volta date le dimissioni è necessario stabilire le modalità e le tempistiche di uscita, ed è molto importante cercare di portare a termine i progetti aperti o, se ciò non è possibile, individuare una persona che entri in sostituzione per fare un passaggio di consegne e prepararla al nuovo incarico. Il consiglio è di prendere una pausa tra la fine del proprio lavoro e l’inizio del nuovo incarico per essere pronti alla nuova avventura professionale.
  4. Continuare ad essere professionali. Anche se il tempo all’uscita dall’azienda è prossimo, continuare ad essere performanti, processare le richieste e portare a termine i diversi compiti nei tempi richiesti, darà a manager e collaboratori la migliore immagine professionale di voi. Infatti “rendersi disponibile su tempistiche aziendali e strutturare un piano dettagliato per il passaggio di consegne è un’ottima strategia per portare a termine il proprio percorso” spiega Fusaro. Mostrarsi attivi e disponibili anche nel momento dell’uscita risulta essere un vantaggio per i rapporti professionali futuri. Inoltre, bisogna essere preparati ai giorni ‘stressanti’ che precederanno l’uscita dall’azienda, è fondamentale non perdere la pazienza e non mostrarsi felici di andarsene.
  5. L’ultimo giorno. Si suggerisce di lasciarsi in modo amichevole e cortese con i colleghi e i superiori, per questo durante l’ultima giornata passata in azienda, oltre a salutare i colleghi, se possibile, bisognerebbe ritagliare qualche minuto per l’ultimo confronto con il responsabile. Per lasciare un buon ricordo si può inviare una mail di saluti e ringraziamenti sottolineando tutti coloro con cui si ha collaborato e che sono stati parte della crescita professionale.
  6. Non perdere i contatti. Rimanere in contatto con gli ex colleghi e aggiornati sugli sviluppi lavorativi può essere utile per una possibile collaborazione futura quindi è importante ricordarsi di scambiarsi i contatti personali prima di andare via e di continuare a interagire anche grazie all’uso dei social network. In aggiunta secondo Fusaro “essere corretti e mantenere buoni rapporti, in primis, con la persona che vi ha seguito è un segnale di grande professionalità”. 
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