Capire gli altri in 5 secondi. Strumenti pratici per riconoscere velocemente stereotipi e personalità

Ci sono libri che rispondono a uno specifico bisogno del lettore: volontà di approfondire un certo tema aziendale, colmare una lacuna nella propria formazione manageriale, stimolare sguardi sul futuro, pensare a possibili opportunità di sviluppo per il proprio business. Altri libri, pur dichiarando il proprio intento, soddisfano invece in modo inconsapevole un altro bisogno.

È il caso del saggio di Filippo Zizzadoro e Gian Luca Marino “Capire gli altri in 5 secondi. Strumenti pratici per riconoscere velocemente stereotipi e personalità” (2017, Franco Angeli editore). Filippo Zizzadoro, noto formatore, coach e speaker, pubblica questo libro dal titolo promettente, una guida pratica per interpretare con estrema facilità (in cinque secondi appunto) chi abbiamo di fronte e poterlo di conseguenza gestire. Il titolo, pur se molto accattivante dal punto di vista del marketing e finalizzato a richiamare l’attenzione del lettore distratto mentre passa in rassegna gli scaffali in libreria, è in realtà fuorviante.

Fuorviante perché il valore di questo volume consiste invece nel racconto romanzato della vita di un formatore: viaggi, confronti con la committenza aziendale, gestione di casi difficili in aula o durante l’attività di consulenza. Molti libri trattano la formazione con approccio “tecnico”: analisi dei fabbisogni formativi, costruzione del progetto, preparazione del materiale didattico, erogazione in aula e raccolta dei feedback.

Questo libro invece risponde alla domanda “cosa fa un formatore, qual è la giornata tipo di un esperto del settore” in modo differente. Attraverso il “racconto di vita” di Zizzadoro, esperto formatore riusciamo a entrare con lui negli uffici dove si discute con la committenza esigenze e termini dell’intervento formativo. Poi lo seguiamo in aula, insieme alle persone con le quali un formatore si relazione tutti i giorni della sua attività lavorativa. È qui che nasce il “bestiario” umano che ha suggerito il titolo a questo libro, una specie di catalogo suddiviso in cinque “tipi psicologici” nei quali l’autore ha suddiviso il genere umano che tipicamente popola le aule di formazione e più in generale gli uffici, le scuole, le organizzazioni. Cinque stereotipi nei quali, grazie a un breve test contenuto nel libro, ci si può riconoscere e soprattutto, riflettere.

Zizzadoro, in questo libro unisce la sua esperienza d’aula e di conoscitore del genere umano alla sua estrazione di psicologo. Ne nasce un “modello umano” che, anche se non esaustivo di tutte le possibili combinazioni di tratti di personalità umana, fornisce comunque uno strumento utile per chi debba affrontare un “pubblico”. Almeno, se qualcuno seduto in fondo alzerà la mano per interrompervi, cadendo di conseguenza in una delle tipologie delineate dall’autore, saprete come comportarvi. Ci vorranno soltanto cinque secondi.

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