Gioia 22: il nuovo grattacielo di Milano 100% green

Soprannominato “Scheggia di vetro”, sorgerà nel 2020 nel quartiere Porta Nuova. Un modello di innovazione architettonica che fa della sostenibilità il suo punto di forza

Lo skyline di Milano si arricchirà presto di un nuovo grattacielo: Gioia 22. L’imponente edificio è stato progettato secondo innovativi criteri di ecosostenibilità tanto che ridurrebbe la CO2 come 10 ettari di bosco.

La sagoma irregolare del futuro grattacielo ha fatto sì che venisse soprannominato Scheggia di vetro.

Da Coima SGR (società gestita da Manfredi Catella, Gabriele Bonfiglioli, Matteo Ravà che coordina il progetto in qualità di investment e asset manager per conto dell’investitore Abu Dhabi Investment Authorit), fanno sapere che il grattacielo, con i suoi 26 piani su 120 metri e 4 piani interrati (per una superficie lorda totale di 68.432 metri quadri), avrà “inediti standard di innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale”.

Il grattacielo avrà infatti oltre 6.000 metri quadri di pannelli fotovoltaici che consentiranno “una riduzione del fabbisogno energetico del 75% rispetto alle più recenti torri direzionali presenti a Milano”.

Se osserviamo la riduzione annua di emissioni di anidride carbonica che verrà realizzata da Gioia 22 rispetto al precedente edificio (l’ex sede dell’INPS di Via Melchiorre Gioia 22, uno stabile del 1961 di diciotto piani fuori terra e tre interrati che aveva una superficie complessiva di 40.000 metri quadrati), questa sarà pari a 2.260 tonnellate, una quantità che equivale – secondo i progettisti – all’assorbimento di CO2 attribuibile a circa 10 ettari di bosco. Ovvero 4.500 alberi.

La silhouette particolare del nuovo edificio, secondo Gregg Jones, principal di Pelli Clarke Pelli Architects, è determinata non solo alla volontà di distinguersi rispetto agli altri grattacieli di Milano ma anche “alla esigenza di ottimizzazione della luce e dell’energia solare”.

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