Walter Lindo, direttore Fondir
Tra gli strumenti nazionali a sostegno della crescita delle imprese, Fondir, il fondo interprofessionale per la formazione continua, rappresenta un’opportunità strategica per le aziende che vogliono investire in modo concreto nello sviluppo delle competenze dei propri dirigenti, in particolare nel settore del terziario. Il Fondo è stato costituito nel 2003 e Manageritalia ne è parte costituente e partner attivo, poiché facilita la condivisione dei piani formativi.
Formazione continua, senza costi aggiunti
Grazie alla sua struttura flessibile e alla capacità di intercettare i reali fabbisogni delle aziende, Fondir consente di finanziare piani formativi costruiti su misura, senza costi aggiuntivi per l’impresa, utilizzando il contributo obbligatorio dello 0,30% versato all’Inps. Attualmente sono 6.751 le aziende iscritte a Fondir, per un totale di 33.360 dirigenti. Di queste, ben 5.572 appartengono al comparto commercio, servizi, turismo, logistica, spedizioni, trasporto e altri settori economici, che rappresentano il cuore pulsante del terziario in Italia. Un comparto che conta 18.102 dirigenti potenzialmente interessati dalla formazione, ovvero oltre la metà degli aderenti al Fondo.
Alcuni numeri ci aiutano a leggere il trend dello scorso anno: solo in riferimento all’ultimo Avviso 2/2024, destinato al finanziamento di Piani aziendali, individuali, settoriali e territoriali nel comparto commercio, servizi, turismo e logistica, sono stati presentati 598 piani formativi, coinvolgendo direttamente 548 aziende.
Le risorse richieste da questi piani ammontano a oltre 7,3 milioni di euro, cifra che sottolinea non solo la portata degli investimenti attivati, ma anche l’interesse crescente delle imprese nei confronti dello strumento Fondir.
In termini di impatto, la formazione finanziata ha raggiunto 3.763 dirigenti e ha permesso l’erogazione di ben 79.426 ore di formazione.
Soft skill e innovazione al centro della formazione
Le tematiche affrontate mostrano una chiara tendenza alla valorizzazione delle competenze trasversali e all’innovazione: tra gli 803 progetti approvati, ben 525 hanno riguardato lo sviluppo delle abilità personali, a conferma del fatto che oggi la leadership, la gestione del cambiamento, l’intelligenza emotiva e le soft skill sono centrali nella figura del dirigente moderno.
Seguono 136 progetti dedicati all’apprendimento linguistico, 87 incentrati su competenze tecnico professionali, 41 su competenze digitali e 14 relativi ad altri ambiti, tra cui sostenibilità, innovazione organizzativa e internazionalizzazione. L’elevata domanda formativa in questi settori riflette la consapevolezza, da parte delle imprese, che la competitività si
costruisce prima di tutto con dirigenti aggiornati, consapevoli e capaci di guidare con visione le trasformazioni in atto.
I vantaggi per le imprese
I vantaggi per le imprese del terziario che accedono ai fondi Fondir sono molteplici: non solo l’azzeramento dei costi formativi, ma anche la possibilità di costruire percorsi perfettamente aderenti alle esigenze aziendali, sia in termini di contenuti che di modalità di erogazione, anche online o blended. Inoltre, la formazione finanziata aiuta a migliorare il clima organizzativo, aumenta la motivazione dei dirigenti e stimola l’adozione di pratiche innovative che ricadono positivamente su tutta la struttura aziendale.
In un mercato del lavoro sempre più selettivo e in uno scenario economico in costante cambiamento, disporre di dirigenti ben formati rappresenta un vantaggio competitivo cruciale, soprattutto per le im prese dei servizi, del commercio e della logistica, dove l’efficienza e la capacità di adattamento fanno la differenza.
Accessibilità anche per le pmi
Fondir consente anche alle piccole e medie imprese di accedere a risorse formative che altrimenti sarebbero difficilmente sostenibili. L’adesione al Fondo è semplice e le aziende possono essere supportate da enti formativi accreditati lungo tutto il processo di progettazione, presentazione e gestione del piano. Le risorse disponibili sono assegnate tramite Avvisi
pubblici, pubblicati sul sito istituzionale del Fondo che permettono alle aziende di presentare piani singoli o aggregati, favorendo anche logiche di rete e collaborazione tra imprese.
Un alleato della formazione continua
Su spinta delle parti costituenti, tra cui Manageritalia, Fondir ha aderito alla recente iniziativa del ministero del Lavoro partecipando al Fondo nuove competenze. Questo ha permesso non solo il finanziamento del costo del lavoro, ma anche della relativa formazione. Fondir rappresenta oggi uno strumento di politica attiva che accompagna le imprese del terziario verso una cultura della formazione continua. I dati relativi al comparto commercio, servizi, turismo e logistica confermano che, dove le aziende investono in formazione manageriale, si genera un circolo virtuoso fatto di innovazione, efficienza e crescita.
Il ruolo di Manageritalia
La valorizzazione delle risorse umane, in particolare delle figure dirigenziali, si traduce in una maggiore capacità di interpretare il mercato, anticipare i cambiamenti e costruire modelli di business più resilienti. E Manageritalia, parte attiva nella governance di Fondir, svolge un ruolo determinante nel promuovere la cultura della formazione continua tra i dirigenti del terziario, orientando le politiche del Fondo verso i reali bisogni delle imprese e dei manager, garantendo qualità, aggiornamento costante e valorizzazione del capitale umano come leva strategica per l’innovazione e la competitività del sistema produttivo.
Aziende iscritte: 5.572 (comparto commercio, servizi, turismo e logistica)
Dirigenti: 18.102
Piani formativi: 598
Aziende coinvolte: 548
Dirigenti formati: 3.763