10 libri da regalare – e leggere – durante le vacanze di Natale

I titoli da non perdere per capire l’attualità e cogliere spunti su management e leadership

Eccoci anche quest’anno al nostro tradizionale appuntamento con i libri da mettere sotto l’albero. Il primo libro che vi consiglio è il libro di Marco Cecchini, L’enigma Draghi (Fazi editore, 2020), che descrive Draghi attraverso la voce di persone che hanno avuto modo di interagire direttamente con lui: funzionari di banche centrali e di Ministeri, economisti, protagonisti della scena politica ed economica italiana ed europea come Giuliano Amato, Lorenzo Bini Smaghi, Innocenzo Cipolletta, Mario Monti, Romano Prodi e Giulio Tremonti.

Un libro quindi che non tratta solo del “salvatore dell’euro” ma di un Mario Draghi “manager”, uomo che ha dovuto prendere decisioni in un momento storico drammatico per l’Italia e per l’eurozona, che ha saputo gestire la propria carriera fino ad arrivare ai vertici prima del Tesoro, poi della Banca d’Italia, di Goldman Sachs e della BCE.

1) IL MERITO, QUESTO TIRANNO


È un assioma: chi arriva in cima crede di avere meritato il proprio successo, quelli che non ce l’hanno fatta, meritano il loro destino. Le opportunità sono eguali per tutti, basta saperle cogliere. È davvero così? Qualche dubbio lo suscita la lettura di questo libro di Michael Sanders, La tirannia del merito. Perché viviamo in una società di vincitori e di perdenti (Feltrinelli editore, 288 pagine, pubblicato nel 2021).

Il libro parte da un episodio di cronaca. Nel 2019, la procura federale degli Stati Uniti accusa trentatré genitori benestanti di aver pagato, in modo fraudolento, per garantire l’ammissione dei propri figli a prestigiose università tra le quali Yale, Stanford e l’Università della California (USC).

2) SPORT E MANAGEMENT: UN ALLENAMENTO “INTERIORE”

Di libri che accostano il mondo dello sport a quello del management ce ne sono diversi in giro. Molti forzano in modo eccessivo gli insegnamenti di allenatori e sportivi pluridecorati per adattarli al mondo delle imprese, dei manager. Il libro di Franco Rossi e Luciano Sabbatini dal titolo “L’Atleta interiore. Elementi di Coaching, Mental Training e Neuroscienze applicati allo sport” (200 pagine, Franco Angeli Editore, 2021) specifica nel titolo che qui si parla di sport, e non altro.

Questa definizione dei confini è importante perché evita le forzature che abbiamo citato sopra, parlare di competizione, atteggiamento mentale vincente dell’atleta e trasportarlo nel mondo delle aziende senza mediazione alcuna. Questo libro parla di sport e ciò significa che eventuali parallelismi con il vostro vissuto lavorativo, con la vostra attività manageriale, con la vostra organizzazione è solo vostra responsabilità. Sarete voi a decidere cosa utile trasportare dal mondo sportivo al vostro. E per farlo, in questo libro non mancano di certo gli spunti.

Bene, ora che sapete tutto sulla resilienza e su come resistere di fronte alle difficoltà che incontrate ogni giorno sul lavoro, dimenticate tutto. Corsi di formazione, libri e articoli sulla resilienza sono roba passata. O meglio. ora che avete capito cosa è la resilienza, dovete rendervi conto che questa non basta. Non basta perché si concentra sul come resistere agli urti, come essere duttili ma non spiega come beneficiare dell’esperienza, come evolvere dopo aver vissuto un problema e fare in modo che questo non si ripresenti in futuro.

3) COME DIVENTARE ANTIFRAGILI


È necessario quindi superare il concetto di resilienza, fare un passo in avanti e leggere il libro di Giuseppe Vercelli e Gabriella d’Albertas dal titolo Antifragili. Fai della fragilità il tuo punto di forza e dell’incertezza un cavallo di battaglia (Feltrinelli editore, 256 pagine, 2021). Giuseppe Vercelli è professore di Psicologia dello Sport presso l’Università di Torino oltre ad essere responsabile dal 2011 dell’Area Psicologica della Juventus F.C. In questo libro, Vercelli ci introduce al concetto di antifragilità, che supera quello di resilienza e che nasce dopo aver sperimentato e superato una situazione critica.

4) IL FUTURO È… SENIOR!

Per ogni posto di lavoro lasciato libero da un senior corrisponde una nuova assunzione per un giovane, il rapporto è uno a uno. Questo assioma in realtà è un luogo comune, come scrive Elsa Fornero nella sua prefazione al libro di Gianbattista Rosa, Active Ageing in azienda. Trasformare i lavori senior da problema a opportunità (Franco Angeli editore, 2021, 120 pagine).

Un luogo comune basato sulla falsa credenza che il sistema economico sia costituito da un “determinato” numero di posti di lavoro e che quindi un nuovo arrivato possa trovare occupazione solo a fronte di una corrispondente uscita da parte di chi, quel posto lo occupa. Una recente ricerca della Banca d’Italia ci dice che la realtà è più complessa e che questo rapporto di sostituzione si limita a un assunto ogni due pensionati. Sempre nella sua prefazione, Elsa Fornero controbatte inoltre ai fautori del pensionamento anticipato sostenendo che un’iniziativa del genere, pubblicizzata come favorevole ai giovani in realtà ricadrebbe proprio su di loro gravandoli di altre tasse per garantire l’assistenza previdenziale a un numero sempre maggiore di pensionati.

5) RELAX!

Perché vi arrabbiate? Perché alcune situazioni sul lavoro vi esasperano, scatenando reazioni istintive di collera? Avete provato tutte le tecniche di respirazione possibili ma quel collega lì proprio non lo sopportate. Se le tecniche tradizionali non hanno funzionato fino ad ora, provate a leggere Come non perdere mai più la calma mantenendo sempre il controllo della situazione di David J. Lieberman (TEA Editore, 224 pagine). L’autore, psicologo e autore di best seller come Lo psicanalista portatile e Scoprire le bugie è un riconosciuto esperto di scienze comportamentali e rapporti interpersonali.

6) QUESTIONE DI FOCUS

Lo sostiene anche Cal Newport nel suo libro bestseller Deep work. Concentrati al massimo: in futuro avranno successo solo le persone che sapranno focalizzare la propria attenzione su attività complesse legate al loro lavoro. Persone che sapranno dire no alla filosofia imperante del multitasking, che sapranno disconnettersi dai vari dispositivi tecnologici quando dovranno affrontare un compito complesso, valutare opzioni, prendere decisioni o immaginare in modo creativo una soluzione ancora non visibile. Per riuscire a raggiungere la giusta concentrazione sul lavoro, è però necessario dotarsi di strumenti che permettano di facilitare la concentrazione stessa, uno di questi strumenti è la famosa, vecchia agenda.

7) GESTIAMO IL NOSTRO TEMPO


L’agenda come strumento di lavoro certo non è una novità. Utilizzata in forma cartacea o elettronica, l’agenda segna il quotidiano delle nostre attività lavorative ma siamo sicuri di usare l’agenda nel modo corretto? Questo libro di Claudia Elisabetta Muccinelli dal titolo L’Arte dell’Agenda: organizza il tuo tempo senza perdere tempo (148 pagine, 2020) apre una riflessione sull’utilizzo del proprio tempo. Riflessione elaborata sotto forma di intervista-dialogo filosofico con il time designer Roberto Rosso.

Il multitasking è una abilità dell’animale, non dell’uomo. È una regressione al mondo degli animali in natura. È una tecnica dell’attenzione indispensabile per la sopravvivenza nell’habitat selvaggio. Un animale intento a nutrirsi infatti deve svolgere contemporaneamente altri compiti come ad esempio tenere gli altri predatori lontani dalla preda. Questo vuol dire che in natura l’animale è abituato a suddividere la propria attenzione tra diverse attività. Il multitasking quindi non è una abilità propria dell’uomo, della società del lavoro e dell’informazione. Anzi, il rapido cambiamento di focus tra compiti, sorgenti di informazione e processi diversi genera nell’uomo una attenzione dispersa e dispersiva.

8) MULTITASKING? NO, GRAZIE!


Questo scrive il filosofo Byung-Chul Han nella riedizione del libro La società della stanchezza (edizioni Nottetempo, 132 pagine) tanto da arrivare a definire il multitasking come una minaccia alla integrità dell’individuo. Esaurimento e affaticamento sono infatti le reazioni più comuni a questa minaccia, tanto da definire il burnout come il male dei lavoratori di questo secolo.

9) IL BESTSELLER DI MATTHEW MCCONAUGHEY

“I problemi che affrontiamo oggi diventano benedizioni nello specchietto retrovisore della vita. Col tempo, il semaforo rosso di ieri diventerà verde.” Sembra uno dei soliti pensierini motivazionali da leggere dopo aver scartato l’ennesimo biscottino della felicità. D’altronde, cosa ci si potrebbe aspettare da un libro scritto da un famoso attore di Hollywood che abbiamo visto in qualche commedia americana? Quale profondità di pensiero potrà contenere una raccolta di riflessioni, pensieri alternati a racconti di episodi della vita di Matthew McConaughey? Questo libro, Greenlights. L’arte di correre in discesa (Baldini&Castoldi editore) è diventato un piccolo caso editoriale, un successo che travalica la fama dell’attore. È possibile che chi ha acquistato il libro lo abbia fatto in un primo momento attirato e incuriosito dal “brand” del famoso attore, come se fosse un gadget. Poi, grazie al passaparola questo libro è diventato un bestseller.

10) FORMAZIONE E AMICIZIA, IL ROMANZO DI PAOLO COGNETTI

E per finire, un romanzo pubblicato nel 2018 ma che vi consiglio di leggere se ancora non l’avete fatto. Un romanzo di formazione, di amicizia e che racconta il contrasto tra città e montagna: Paolo Cognetti Le otto montagne, Einaudi editore, 200 pagine.

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