Apple store: il 26 luglio l’inaugurazione a Milano

3 motivi per cui il colosso di Cupertino ha scelto il capoluogo lombardo

Ci siamo quasi. Tra qualche giorno (l’inaugurazione è prevista per il 26 luglio alle 17) Milano avrà il suo Apple store. “Era ora”, diranno i tanti fan della mela, sinora costretti a un “pellegrinaggio” nel centro commerciale di Rozzano.

Il negozio milanese – che si trova in piazza Liberty, tra San Babila e Duomo – rappresenta indubbiamente una tappa importante per l’azienda. Lo dimostrano gli investimenti (in termini di denaro e tempo) che gli sono stati dedicati. E lo dimostra la campagna di lancio, dal titolo “Cosa farai domani, Milano?”, realizzata con il contributo di 21 artisti locali.

Perché lo spazio meneghino è così strategico per Apple? I motivi sono almeno tre.

  1. È un flagship e, in particolare, uno di nuova generazione, come quello londinese di Regent Street, riaperto nell’autunno del 2016 dopo mesi di lavori. In tal senso non è solo un negozio ma rappresenta piuttosto una sorta di laboratorio, un’area-test in cui sperimentare idee e soluzioni.
  2. È una risposta (indiretta ma chiara) alle iniziative intraprese dai competitor. In primis a Samsung, che ha insediato il proprio quartiere generale (denominato Samsung District) nella zona di Porta Nuova. Ma anche a Huawei, che si sta facendo strada a colpi di campagne di comunicazione.
  3. Dovrebbe essere, nelle intenzioni dell’azienda, un luogo di aggregazione. Dunque, non tanto un punto di vendita, dove acquistare prodotti e accessori, quanto uno spazio di esperienza, dove incontrare persone, seguire laboratori, corsi, progetti. Certo, non è un concetto nuovo. Vedremo come Apple saprà declinarlo (e, magari, rinnovarlo).
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