On the road: tappa a Manageritalia Trentino-Alto Adige

Un rapido giro per l’Italia per vedere da vicino come sono ripartite dopo l’estate le Associazioni territoriali. Oggi ci confrontiamo con Franco Tomasi, presidente di Manageritalia Trentino-Alto Adige

La ripresa delle Associazioni territoriali dopo la pausa estiva: obiettivi, sfide e opportunità. Oggi ci confrontiamo con il presidente di Manageritalia Trentino-Alto Adige, Franco Tomasi

Come è ripartita la vostra attività dopo la pausa estiva?
«Più che di pausa estiva dovremmo forse parlare di un periodo di stasi. Anche il nostro lavoro, infatti, è stato influenzato dalla pandemia e dai vari lockdown: abbiamo dovuto rallentare le attività, pur senza esserci mai fermati del tutto. Oggi siamo pronti ad affrontare il prossimo anno con maggiore energia: l’obiettivo è quello di rispondere alle richieste dei nostri associati con ancora più impegno del solito».

Qual è il polso della situazione dal vostro osservatorio sull’occupazione dei dirigenti?
«Viviamo una situazione di relativa stabilità: abbiamo registrato una leggera riduzione, che definirei fisiologica, dei nostri associati, ma abbiamo comunque potuto contare su un buon numero di nuove iscrizioni. Posso quindi affermare che, per quanto riguarda Manageritalia Trentino-Alto Adige, la pandemia non ha influito in negativo sulla base dei nostri colleghi dirigenti».

Quali sono i servizi al momento più richiesti e quali le novità?
«Le pratiche sanitarie sono sicuramente il servizio che ci impegna maggiormente. Ultimamente, però, notiamo una buona crescita di richieste relative alla pianificazione del proprio futuro, come ad esempio i coaching e le consulenze per la gestione della carriera. C’è grande interesse anche verso SOS Manager, il nuovo servizio Manageritalia di supporto al benessere (psicologico e non) dei dirigenti, e per l’estensione delle coperture di assistenza sanitaria integrativa offerte ai figli dei dirigenti non più assistiti dal Fasdac».

Come state collaborando sul territorio con i vostri stakeholder per contribuire alla ripresa e alla crescita?
«Devo ammettere che a volte il percorso di accreditamento, in particolare nei confronti delle istituzioni, risulta faticoso. Nonostante questo, abbiamo una buona rete di relazioni con decisori, centri di ricerca, università e importanti aziende del territorio nostre associate, che ci permette di avviare attività preziose per i nostri manager. Ne è un esempio l’interessante tavolo di lavoro aperto dalla Provincia autonoma di Trento, che ci vede coinvolti nella progettazione della gestione dei rifiuti: non si parla solo di smaltimento, ma si affronta tutto il ciclo di vita del rifiuto, partendo dalla produzione… è davvero stimolante».

A livello economico, il vostro territorio come va e quali le prospettive?
«Il nostro territorio offre ancora un contesto favorevole, oserei dire meritatamente: è vero che l’autonomia di cui godono le nostre provincie è un vantaggio, ma abbiamo sempre dimostrato di averlo ben gestito. Le ultime due stagioni estive hanno visto premiare le destinazioni di montagna, ma la mancata apertura degli impianti dell’inverno passato ha costretto tutti i nostri operatori turistici a grandi investimenti. Restiamo quindi pronti ad accogliervi quanto prima!».


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