Bari, domenica 20 ottobre 2019. “Dobbiamo supportare ancor più i nostri manager – ha detto Pino Monti, presidente Manageritalia Puglia, Calabria e Basilicata aprendo i lavori del precongresso – per farli entrare appieno e tutti nella trasformazione dei modelli di business, dell’organizzazione del lavoro dettate dall’innovazione tecnologica e nell’evoluzione conseguente nella conoscenza. Questa è la premessa per poi insieme a loro coinvolgere poi tutti i lavoratori e i cittadini in azienda, nell’economia e nella società. Questo il senso dell’incontro di oggi: raccogliere istanze e idee dei manager e dei nostri stakehoder sul territorio e portarli come stimoli e mozioni al Congresso nazionale del 15 e 16 novembre a Milano”.
Nella parte pubblica, in una tavola rotonda sui due temi in discussione moderata dal consigliere dell’Associazione Ettore Ruggero, Eugenio Di Sciascio, vice sindaco del comune di Bari e Assessore all’innovazione tecnologica, al rapporto con l’Università, Politecnico e aziende, ha detto che “Per gestire efficacemente la trasformazione del mondo del lavoro è necessario colmare il gap tra formazione scolastica universitaria e le competenze specifiche richieste dal mercato. L’università in questo momento più che mai ha la responsabilità di indirizzare gli studenti verso competenze utili e richieste dalle aziende. In questo un dialogo con i manager po’ dare ottimi risultati.”
“L’evoluzione del mondo del lavoro impone – ha detto Antonella Laricchia, consigliere della Regione Puglia – una sfida del mondo della formazione. Bisogna attuare una strategia a tripla elica tra governo, formazione e aziende per cercare di arginare il più possibile l’emergenza emigrazione di cervelli dal nostro territorio.”
“Analizzando l’approccio delle università della Puglia, Calabria e Basilicata – ha detto Vito Roberto Santamato, direttore del corso di laurea magistrale in Progettazione e Management dei sistemi turistici e culturali dell’Università degli studi di Bari – si evidenzia come siano troppo pochi i corsi universitari specializzati nel settore turistico, in regioni che hanno questa vocazione. Il turismo non vive solo di belle location, il turismo può svilupparsi solo se le persone che gestiscono queste location sono realmente capaci di farlo.”
Tra le decisioni uscite dal Precongresso di Manageritalia Puglia, Calabria e Basilicata c’è la definizione di un patto, chiamato L’ImPatto dei manager di Manageritalia Puglia, Calabria e Basilicata, che promuove incontri con i rappresentanti delle istituzioni locali (Regioni, Comuni, Associazioni di Categoria, Università, Istituti di formazione di II grado) per avviare una piattaforma progettuale e valutare insieme le possibili iniziative da mettere in campo per contribuire alla crescita economica e sociale del territorio. L’ImPatto ha come obiettivo quello di mettere a disposizione della comunità di riferimento le competenze e l’expertise dei manager delle associazioni territoriali per strutturare azioni d’intervento concrete, che partano da fabbisogni specifici del territorio e che si sviluppino in sinergia con le istituzioni e gli stakeholder locali.
Alcuni dati (grafico 1) dimostrano che l’innovazione è poco presente sul territorio della regione Puglia ed è molto scarsa sia nel confronto con l’Europa che con l’Italia. I gap sono soprattutto nella R&S, nella collaborazione pubblico privato e quindi nella richiesta e registrazione di brevetti e marchi e nell’istruzione terziaria. C’è una sorta di parità con Europa e Italia solo nell’innovazione non legata a R&S ma piuttosto nei processi e prodotti, nell’organizzazione e nel marketing.
Grafico 1 – Innovazione nella Regione Puglia rispetto a media Eu e Italia
Legenda
Le due linee colorate sono le Puglia rispetto all’Italia e all’Europa che sono =100. Più in dettaglio:
Se l’Italia è 100: la linea arancione le Puglia rispetto a Italia (se line arancione > 100 allora le Puglia sono meglio di ITALIA)
Se l’Europa è 100: linea blu è le Puglia rispetto a Europa (se linea blu > 100 allora le Puglia sono meglio di EUROPA)
IN SINTESI LA LETTURA DEI DUE GRAFICI è SEMPRE “SE MAGGIORE DI 100, LA REGIONE PERFORMA MEGLIO DEL BENCHMARK”
Per quanto riguarda i dirigenti in Puglia abbiamo segnali positivi: sono aumentati del 6,5% dal 2008 al 2017 (ultimo dato disponibile INPS) e restati sostanzialmente stabili nel solo 2017 (-0,4%). Le altre due regioni mostrano invece un forte calo: Calabria -26,6% dal 2008 al 2017 e -5,9% nel solo 2017 e Basilicata -16,4% dal 2008 al 2017, mentre c’è stata una forte ripresa nel solo 2017 + 5,2%. A crescere spesso solo le donne, ma questo è ormai un dato di fatto.
Tutto questo mentre, anche in ragione del calo pesante tra i dirigenti privati dell’industria, ma della crescita di quelli del terziario, i manager associati a Manageria Puglia, Calabria e Basilicata sono in continua crescita (+5% negli ultimi tre anni).