Flessibilità: l’antipasto delle proposte

Dopo l'Ape arriva Rita, nuova ipotesi dal nome curioso che arricchisce il dibattito sulle riforme

Prima l’Ape e ora Rita. Chissà se arriverà anche Ivo, l’Imposta volontaria obbligatoria: sarebbe l’ingrediente perfetto per l’“aperitivo” di acronomi all’italiana servito per favorire la “digestione” della prossima riforma della previdenza.

Rita sta per Rendita integrativa temporanea anticipata ed è l’ipotesi allo studio che dovrebbe permettere ai lavoratori over 63 aderenti alla previdenza complementare di uscire in anticipo dal lavoro incassando una parte della pensione integrativa. Rita dovrebbe ridurre il costo dell’Ape (l’Anticipo Pensionistico) e limitare l’impatto dell’eventuale prestito per accedere al pensionamento.

Speriamo che alla simpatia immediata che suscitano queste sigle corrisponda una reale efficacia dei provvedimenti adottati ovvero che l’ “aperitivo” sarà seguito da un “pranzo” (cucinato con la prossima legge di Bilancio) adeguato alle aspettative.

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