Se la donna ha successo, il papà sta a casa: lo sanno anche i bambini (contiene spoiler)!

Gli Incredibili 2: cosa abbiamo imparato dalla visione di questo film d’animazione che arriva 14 anni dopo la prima uscita?

Ho portato mio figlio al cinema a vedere Gli Incredibili 2, il nuovo film di animazione di Pixar. Il giorno dopo, al netto dell’emozione incredibile, siamo riusciti a elaborare alcune considerazioni e ho scoperto che dovrei guardare più film di animazione.

Cosa abbiamo imparato dalla visione di questo film d’animazione che arriva 14 anni dopo la prima uscita?

Ogni esponente della famiglia ha i suoi tratti caratteristici, che qui definiremo per dovere di contesto super poteri. Sembra banale ma non lo è: ognuno ha una specificità e una personalità e la comprensione delle differenze e degli specifici talenti crea un gruppo più efficace e coeso. Ehi, ma questa è la diversity.

Mamma e papà agli occhi dei figli sono sì dei supereroi, ma attenzione perché non c’è un elemento migliore dell’altro in assoluto, che quindi merita lo scettro del protagonista in un dato contesto. Può accadere, come in questo caso, che si faccia un’analisi delle performance e si decida che chi deve andare a espletare le sue funzioni da super eroina sia la mamma, la signora Elastigirl, perché, dati alla mano, è stata più performante, a detta dello stesso committente. Ehi, ma questa è la meritocrazia!

Può accadere che una volta che il padre, di tre figli di età diverse, si trovi a casa a gestire i figli, suo malgrado o meno, possa sfruttare l’occasione per beneficiare del tempo trascorso coi figli e trarne anche degli apprendimenti che faranno di lui una persona più competente, anche nel suo contesto professionale. Si tratta di sviluppare soft skill e di imparare a cavarsela in autonomia come genitore, garantendo alla madre di lavorare serenamente, in una equilibrata alternanza dei ruoli di cura. Ehi, ma qui si parla di paternity leave e della genitoralità come un master!

C’è l’evidenza nel film di una certa frustrazione nel padre, Bob, altrimenti noto come Mr. Incredibile, che guarda alla madre eroina come a una concorrente che ha preso il suo posto nel film e nella vita: lei ha ora quello che prima era solo SUO, il ruolo da protagonista. Come marito e padre dovrebbe essere contento di questa cosa e invece i successi della moglie lo indispongono perché ledono la sua figura di uomo dominante e invincibile. Ehi, ma questo è il Medioevo, direte voi. No, non è il Medioevo, ma la nostra società contemporanea: è facile sostenere il contrario ma poi quante volte avviene? Questo è un percorso di consapevolezza della coppia che riguarda le genitorialità in particolare, perché prima di avere i figli la parità la si può pure cercare di applicare, ma dopo lo squilibrio sarà più evidente e ahinoi, a rinunciare al proprio ruolo di donna che lavora con soddisfazione e riconoscenza sono ancora molte più donne.

Ultimo ma non ultimo il contesto in cui si ambienta il film è quello di un mondo dove l’Ipnotizzaschermi è il nemico che inibisce la popolazione a operare un proprio giudizio autonomo e senza condizionamenti indotti: le persone restano imbambolate davanti a uno schermo. Il film è ambientato in un mondo in cui il governo a livello mondiale non riconosce il loro ruolo di supereroi e anzi ha impedito ai supereroi di fare il loro lavoro sospendendo il programma di protezione governativo. Ehi, ma questa situazione non mi è nuova!

Quanto ci possono fare riflettere i cartoni animati sulla nostra vita e sulla società? Che crescano nuove generazioni per cui l’equilibrio nelle azioni di cura sia un dato di fatto? Che sia già così? Oppure è vero che per tutti i bambini sarebbe così, ma poi intervengono dei comportamenti limitanti di chi ci sta intorno che attivano in noi stereotipi e pregiudizi duri a morire?

Noi abbiamo eletto la signora Elastigirl tra le role model della nostra famiglia: speriamo che duri!

Una gestione efficace della genitorialità, della madre e del padre, in modo che la nascita di un bambino non pregiudichi lavoro e carriera, a tutto vantaggio di persone e aziende, è quella proposta nel progetto di Manageritalia Un Fiocco in Azienda. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del programma Produttività e Benessere che vi invitiamo ad approfondire. Insomma, non occorre per forza essere dei supereroi di fronte a un evento naturale come l’arrivo di un bebè. Inoltre, ripensare a certe dinamiche del ruolo femminile e maschile nella coppia non può che farci crescere e maturare.

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