Proviamo a cambiare aria

Manageritalia ha partecipato alla campagna di scienza partecipata NO2 No grazie!: i risultati e i consigli per migliorare la situazione

Nell’aria che si respira a Milano, Napoli e Roma ci sono concentrazioni di biossido di azoto (NO2) superiori a quanto prevedono le norme. A confermarlo è la più estesa campagna di scienza partecipata finora realizzata in Italia, che ha mobilitato circa 2mila cittadini che hanno installato campionatori passivi all’esterno di case, scuole e uffici, tra cui i cinque del sistema Manageritalia presenti nelle tre città.


Dall’8 febbraio al 7 marzo 2020 
è stata così monitorata “dal basso” la presenza di NO2, uno dei composti gassosi più pericolosi per la salute umana. I dati emersi, secondo il comitato scientifico che li ha rielaborati, evidenziano che la qualità dell’aria nelle tre più estese aree urbane del Paese è generalmente bassa. Lo è soprattutto a Milano dove – pur essendo stata misurata in parte durante il lockdown – la concentrazione di NO2 è definita “allarmante”.

Entrando nello specifico dei campionatori installati da Manageritalia all’esterno degli uffici – dove lavorano circa tre quarti del personale a livello nazionale, e dove sono basate nove delle organizzazioni del sistema associativo – emerge che:

a Milano in via Fatebenefratelli – sede di Manageritalia Lombardia e XLabor – e in via Stoppani – sede di Manageritalia Servizi, Associazione Antonio Pastore e Assidir e a Napoli in via Medina, sede di Manageritalia Campania i livelli medi di NO2 si attestano tra i 50 e i 60 μg/m³ (microgrammi per metro cubo), più del doppio della soglia di pericolo fissata dall’OMS in 20 μg/m³;

a Roma in via Ezio, sede di Manageritalia Lazio, Abruzzo, Molise, Umbria e Sardegna e in via Orazio, sede della Federazione e della Fondazione Prioritalia, la concentrazione oscilla tra 30 e 40 μg/m³.

Promossa per aumentare la consapevolezza dei cittadini sull’argomento, la campagna si concentra nella fase attuale sulla promozione di azioni concrete volte a contenere le emissioni, puntando sull’innovazione della mobilità urbana, anche in virtù dei cambiamenti determinati dall’emergenza sanitaria.

Oltre a richiamare l’attenzione degli amministratori pubblici locali, Cittadini per l’Aria propone di sensibilizzare individui e organizzazioni, a partire dalle aziende, sull’adozione di buone pratiche, molte delle quali passano dallo sviluppo di nuovi modelli organizzativi e di una nuova cultura manageriale.

Facebook
LinkedIn
WhatsApp

Potrebbero interessarti anche questi articoli

Cerca