In Francia si tiene in questi giorni la Semaine de la Qualité de Vie au Travail (QVT), iniziativa promossa da Anact/Aract (Agence Nationale et Associations Régionales pour l’Amélioration des Conditions de Travail) che vede una serie di appuntamenti in tutte le regioni del paese.
Giunta alla sua tredicesima edizione, l’iniziativa ha quest’anno come tema “Mieux travailler à l’ère du numérique” (lavorare meglio nell’epoca del digitale).
Ieri, all’apertura dell’evento a Parigi, ha partecipato Myriam El Khomri, Ministre du travail, de l’Emploi, de la Formation professionnelle et du Dialogue.
Tra i protagonisti di questi appuntamenti ci sono senz’altro i manager, che ricoprono un ruolo chiave nel miglioramento dell’organizzazione del lavoro in azienda. L’obiettivo è offrire spunti per discutere di queste temi sui luoghi di lavoro.
Per fotografare in modo completo le condizioni di vita dei lavoratori, si sono proposti, proprio per i manager, 7 indicatori da tenere in considerazione:
- il livello di fiducia tra i membri del proprio team di lavoro;
- la capacità di lasciare esprimere l’opinione dei collaboratori, anche quando non è allineata sulle aspettative dei manager;
- la capacità di gestire la diversità di ciascun profilo: dalle differenze di genere alle ambizioni delle giovani generazioni, al prolungamento della vita lavorativa e le attese di evoluzione di carriera di chi è da diversi anni in azienda;
- la capacità di far assimilare i cambiamenti all’interno delle organizzazioni, dando a questi un significato chiaro per tutti;
- favorire in prima persona delle buone condizioni sul luogo di lavoro, stando attenti ai luoghi di lavoro, ai momenti di convivialità e all’equilibrio tra vita professionale e personale di ciascun lavoratore;
- dare rispetto e riconoscenza a ogni collaboratore, qualunque sia il suo ruolo, il livello nella gerarchia aziendale e il titolo di studio;
- essere consapevoli che il successo di un’organizzazione è determinato dalla diversità e che il carattere unico di ogni persona è una ricchezza e fattore di potenzialità e creatività.
Cambiare il lavoro è possibile e doveroso, grazie al contributo dei manager. Non a caso Manageritalia ha lanciato un progetto che va proprio in questa direzione (clicca qui per approfondire il progetto Cambia Il lavoro con Produttività e Benessere).