Oltre quaranta giovani makers divisi in sette team hanno partecipato, all’Università di Perugia il 21, 22 e 25 novembre, alla prima delle maratone dell’innovazione del progetto Universitalia Hackathon ideato da Manageritalia Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria.
Durante l’incontro, sotto la guida dei coordinatori del progetto, i giovani startupper hanno definito, migliorato e validato la propria idea di business, attraverso un percorso sequenziale – denominato “3dayforstartingUp” – che, partendo dall’organizzazione di un team di lavoro vincente, attraverso la costruzione del canvas e la validazione dei progetti, è giunto alla definizione della struttura dei costi e dei ricavi e alla stesura del pitch di presentazione.
Le presentazioni sono state poi valutate da una commissione, composta da membri di Manageritalia e dell’Università di Perugia, che ha proclamato vincitore il team ABHA, al quale è stato offerto un periodo di mentorship gratuita da parte dei manager di Manageritalia, per l’ulteriore perfezionamento dell’idea e per la finanziabilità della nuova startup.
Abbiamo chiesto agli ideatori e responsabili del progetto, Donatello Aspromonte e Paolo Fedi di ManagerItalia Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria e al presidente dell’Associazione Roberto Saliola quali sono le finalità e quali le attese, alla luce della prima “maratona umbra” e in vista del prossimo appuntamento di Pescara a gennaio.
“Il nostro compito, qui e nei prossimi appuntamenti itineranti presso le università italiane, è quello di facilitare il percorso, favorendo la trasformazione di queste idee – apparentemente fantasiose e talvolta bizzarre – in realtà imprenditoriali – spiega Aspromonte. – Per questo puntiamo molto sulle sessioni di creatività all’interno delle quali i giovani imparano a percepire il mondo esterno in maniera diversa e a creare interconnessioni tra situazioni apparentemente distanti”.
“Gli studenti hanno partecipato a un percorso che tutte le startup dovrebbero fare al fine di aumentare le probabilità di successo delle loro idee – aggiunge Fedi. – La fase di “lean validation” è quella che offre maggiore valore permettendo di verificare rapidamente sul campo, con i potenziali clienti, la validità delle assunzioni che sono alla base dell’idea, di effettuare le variazioni richieste dal mercato all’idea iniziale per validare infine le caratteristiche specifiche del prodotto/servizio che si vuole realizzare. Un modo per accorciare i tempi ed evitare di spendere soldi e tempo per sviluppare idee che poi non troverebbero mercato”.
“Sono anni che Manageritalia, grazie anche al gruppo di lavoro del Programma Operativo 2016-2020 dedicato ai Manager Innovatori del Fare Impresa, promuove l’inserimento manageriale nelle imprese e supporta le startup innovative – afferma Saliola. – Universitalia Hackathon prende spunto dall’azione pilota realizzata lo scorso biennio con il progetto Start Up & Hope che ci ha portato a sperimentare il modello in 22 istituti superiori del Lazio, con il coinvolgimento di più di 1.200 studenti. Con questa iniziativa intendiamo aiutare giovani universitari che hanno voglia di fare impresa a concretizzare il proprio sogno, supportandoli nel passaggio da sogno a idea d’impresa.
Qual è il nostro sogno? Riuscire a creare un portfolio di startup innovative, nate grazie al supporto della nostra metodologia e pronte al matchmaking con l’offerta che proviene dai nostri associati. Come risulta da azioni di verifica ed ascolto del territorio, infatti, la base associativa di Manageritalia è sempre più interessata a proporsi come finanziatore e consulente per le startup. Promuoviamo una circolarità nella creazione d’impresa dove alle idee innovative si affianca l’esperienza organizzativa dei manager”.
Il prossimo appuntamento di Universitalia Hackathon sarà a Pescara, il 16, 17 e 18 gennaio, presso l’Università Gabriele d’Annunzio.