Pierfilippo Maggioni, csr specialist Manageritalia
Dal 2023 Manageritalia partecipa a un innovativo progetto finanziato dalla Commissione europea con l’obiettivo di modellare la figura del Social Impact Manager. Tra maggio e giugno 2025, il Programma Sim, questo il nome dell’iniziativa a cui partecipano altri 13 partner di sette paesi dell’Unione, è entrato nel vivo: dopo le prime fasi di analisi e pianificazione, infatti, si è passati alla formazione vera e propria dei futuri professionisti.
Chi è il Social Impact Manager
Il “manager dell’impatto sociale” è una nuova figura in ambito csr, particolarmente attenta alla dimensione dell’impatto sociale di un’impresa: si concentrerà sul collegamento tra la responsabilità sociale e lo sviluppo della comunità del territorio in cui l’azienda opera e ha sede, con l’obiettivo di ampliare quanto si fa già e aumentare il legame con la comunità di persone e stakeholder.
Questa nuova figura amplierà e potenzierà l’impegno degli attuali csr o sustainability manager, soprattutto per quanto riguarda le iniziative di responsabilità d’impresa rivolte alle comunità locali: sarà suo compito legarle alla strategia di business aziendale, pianificarle, monitorarle e valutarne l’impatto.
Il programma Sim
Il progetto, strutturato in tre fasi, è iniziato nel 2023 con la mappatura dei bisogni di aziende ed Ets; i risultati di questa prima fase dei lavori sono stati poi utilizzati per il co-design del piano di studi per diventare social impact manager. Questa seconda fase si è svolta nel 2024 e ha portato alla definizione di attività e competenze di questa nuova figura e del percorso per acquisirle.
Il corso al via
Il percorso di formazione, erogato da Project School e dall’Università degli Studi Milano Bicocca, è partito il 9 maggio scorso e prevede quattro giornate di formazione in aula, un hackathon, l’implementazione di cooperation schemes e l’International Sim School.
Il percorso teorico ruota attorno a cinque moduli principali (Corporate governance e strategia, Analisi territoriale, Coinvolgimento degli stakeholder, Gestione dei progetti e Valutazione e rendicontazione dell’impatto) e vuole fornire ai partecipanti gli strumenti e le conoscenze necessarie per guidare il cambiamento sostenibile. Durante questa fase si alterneranno lezioni tecniche, workshop e testimonianze concrete di aziende e Ets.
L’esperienza sul campo sarà data dal social innovation hackathon e dai cooperation scheme: il primo consiste in una giornata intensiva di co-progettazione e design, in cui i partecipanti lavoreranno fianco a fianco con rappresentanti di aziende e organizzazioni non profit. Insieme, collaboreranno per progettare i cooperation scheme, vere e proprie iniziative di impatto pensate per rispondere ai bisogni concreti del territorio.
Il percorso si concluderà a novembre a Parigi con l’International Sim School, durante la quale alcuni partecipanti entreranno in contatto con la rete di social impact manager provenienti da diversi paesi europei coinvolti nel progetto, condividendo la propria esperienza e le proprie aspettative per il futuro.
I futuri Social Impact Manager
Al percorso di formazione erogato in Italia partecipano circa 30 persone, selezionate tra le oltre 40 che si sono candidate. Il background degli iscritti è vario: oltre a un buon numero di studenti e di giovani lavoratori, tanti sono profili middle e senior, sia di Ets, ma, soprattutto, di aziende.
Ciò dimostra come ci sia sempre più attenzione verso tutti gli aspetti della sostenibilità (non solo ambientale, ma anche sociale e di governance) e come i temi csr interessino non solo i singoli, ma anche le aziende, anch’esse desiderose di fare la differenza.