Staff retention: il ruolo chiave delle donne quadro

Le donne quadro sono fondamentali per mantenere un clima positivo in azienda e per coinvolgere lo staff nei progetti aziendali: la conferma da una ricerca internazionale

Si usa il termine “turnover”, altre volte si parla di abbandono: sta di fatto che quando un dipendente/collaboratore lascia volontariamente la propria azienda, soprattutto se si tratta di una persona di talento e con anni di formazione alle spalle, ci troviamo di fronte a una perdita del capitale umano spesso dannosa per il business.

Numerose indagini sottolineano come i vertici aziendali dovrebbero preoccuparsi di far adottare all’interno delle propria organizzazione una politica di staff retention. In particolare, una ricerca del professor Ray Friedman della Owen Graduate School of Management dell’Illinois e di Tony Simons della Cornell University presenta una serie di dati sull’importanza di una strategia di conservazione delle risorse umane in azienda.Tra le molte considerazioni, l’indagine suggerisce come anziché focalizzarsi sull’interazione tra middle manager e il resto dello staff è importante considerare come la soddisfazione dei quadri legata al loro rapporto con i senior manager incida profondamente sulla fedeltà dei dipendenti all’azienda. Gli autori della ricerca hanno posto sotto i riflettori il fenomento del “trickle-down” (la soddisfazione dei livelli più alti si ripercuote su quelli più bassi, a vantaggio di tutti) e hanno scoperto che questo è ancora più evidente nel caso dei quadri, in particolare se donne.

Le donne quadro sembra inoltre che abbiano un ruolo determinante nel mantenere un clima positivo in azienda e nel coinvolgimento dello staff nei progetti aziendali. I risultati dell’indagine suggeriscono che chiunque voglia affrontare il problema della staff retention dovrebbe dunque dedicare attenzione alle problematiche di genere nel middle-management e preoccuparsi affinché le donne quadro possano lavorare serenamente ed essere valorizzate senza ostacoli.

Il costo del turnover in azienda può essere considerevole e un vero e proprio “dramma” in settori in cui la formazione dei dipendenti e l’esperienza per ruoli specifici sono determinanti per il successo del business, come ad esempio nel caso del settore dell’ospitalità, dove è stato calcolato che il tasso di turnover è tra i più alti: per un ruolo di front-desk il costo può raggiungere i 6.000 dollari all’anno, ma riducendo il turnover dal 50% al 25% l’azienda può risparmiare fino a 50.000 dollari all’anno.

L’indagine apre dunque nuove prospettive sul problema del turnover: assumere talenti competenti è difficile e costoso, ma perderli è un grave – e spesso imperdonabile – spreco di risorse.

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