Venerdì 15 dicembre, dalle 12 alle 13, in modalità ibrida, si terrà un nuovo appuntamento del ciclo Friday’s Manager di XLabor, la divisione di Manageritalia dedicata al mercato del lavoro. Il titolo è Consulenza strategica & head hunting nel “nuovo” mondo del lavoro e avrà come ospite e speaker William Griffini, ceo di Carter & Benson.
Sono molti i nodi da sciogliere e gli elementi su cui occorre riflettere in questa fase di profondi cambiamenti nel mondo del lavoro: cosa conta davvero nella selezione dei manager? Quali sono le competenze che deve avere? Come si identificano i nuovi leader, come si rendono i collaboratori più flessibili? Quale importanza rivestono le azioni di welfare sul fronte motivazionale? In attesa di parlarne insieme, abbiamo posto alcune domande a Griffini.
Cosa conta davvero oggi nella selezione dei manager? A cosa si guarda soprattutto?
«Conta il loro approccio e il loro stile. Le sole hard skill non sono più sufficienti».
Quali sono le nuove competenze trasversali che il manager deve avere?
«Capacità di relazione, capacità di adattamento, capacità di ascolto».
Come si identificano i nuovi leader?
«Con la reputazione manageriale delle azioni svolte, risultati operativi e feedback dalla struttura da ogni direzione».
Quale importanza rivestono le azioni di welfare sul fronte motivazionale?
«Sono molto importanti ma vanno contestualizzate e spiegate. Vanno fatte percepire come valore e divise con senso etico e dimostrazioni pratiche di attenzioni alle risorse. Vanno sempre rinnovate e customizzate sulle persone».
Welfare come strumento di attraction e retention, ma anche a supporto di cultura e strategie aziendali?
«Sì assolutamente sì, come senso di responsabilità sociale, dentro e fuori. Come azione reputazionale».
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