Sea Working: Brindisi vuol attirare i nomadi digitali

Un contest per portare smart workers a lavorare da Brindisi e sviluppare questa opportunità anche per destagionalizzare le presenze al Sud

Costruire una nuova identità dell’accoglienza per la città di Brindisi, proponendola come una meta privilegiata per i nomadi digitali e per le persone che viaggiano in modalità “bleisure” (ovvero sia per vacanza sia per lavoro) con l’obiettivo di valorizzare strutture e servizi turistici nell’ottica della destagionalizzazione e portare così nuova linfa al territorio.

Sono questi gli obiettivi del progetto “Sea Working, Vinci un ufficio sul mare”, un contest che mette in palio per una persona la possibilità di vivere e lavorare per dieci giorni, dal 3 al 10 ottobre, in una barca a vela ormeggiata nel porto e sperimentare esperienze ricreative e culturali che includono corsi di kitesurf, degustazioni e visite guidate.
L’iniziativa viene ideata e promossa tra gli altri anche Destination Makers, società di consulenza specializzata nel destination marketing e management, con il supporto di una rete che include il Comune di Brindisi e altri soggetti istituzionali, imprese e mondo associativo.

Il progetto coglie la volontà della città di aprirsi agli smart worker o, più precisamente, ai “south worker”: persone che potendo lavorare a distanza sono in procinto di allungare le vacanze oltre le canoniche ferie estive, installandosi per qualche settimana in zone dove il rapporto tra costo e qualità della vita è più favorevole rispetto alle grandi città del centro-nord.

“Con Sea Working vogliamo dimostrare che ripartire dal Sud è possibile, ma che per farlo sono necessarie strategie e politiche concrete, dallo sviluppo locale al marketing” sostiene Emma Taveri, coordinatrice e ideatrice della campagna e CEO di Destination Makers.

Il contest è solo la ciliegina sulla torta di un progetto più ampio che vuole sviluppare lo smartworking sul territorio e ha coinvolto istituzioni e aziende nella co-progettazione di una serie di incentivi e servizi aggiuntivi (come sgravi contributivi, pacchetti e sconti dedicati, creazione di hub per il coworking) per offrire un pacchetto user friendly e chiavi in mano ai potenziali utenti.

L’ipotesi di destagionalizzare il turismo e/o le presenze al Sud e nelle zone turistiche della penisola anche con lo smart working è, tra l’altro, uno dei filoni di lavoro della Community Turismo di Manageritalia.


La presenza degli smart worker dovrebbe infatti avere risvolti positivi sul territorio perché, oltre a generare un indotto economico diretto, innescherebbe un processo virtuoso di innovazione dei servizi e portare flussi di nuovi residenti, in prospettiva anche stanziali, e favorire il ritorno dei “nativi” partiti per motivi di lavoro.


Un’evoluzione potenzialmente benefica che cerca di cavalcare anziché subire i cambiamenti sociali e culturali – nonché normativi in materia di lavoro – imposti dal Covid 19.

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