Ritornano i voucher per gli export manager nelle aziende

Pubblicato il decreto del ministero dello Sviluppo economico sulle modalità operative e i termini per la richiesta e la concessione dei voucher per l’internazionalizzazione, volti a sostenere le Pmi e le reti di imprese nella loro strategia di accesso e consolidamento nei mercati internazionali

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 18 settembre 2017, il decreto del ministero dello Sviluppo economico che ha definito le modalità operative e i termini per la richiesta e la concessione dei “Voucher per l’internazionalizzazione”, finalizzati a sostenere le Pmi e le reti di imprese nella loro strategia di accesso e consolidamento nei mercati internazionali.

Il provvedimento prevede, grazie al rifinanziamento del Piano di promozione straordinaria per il made in Italy, uno stanziamento da parte del Mise di 26 milioni di euro (comprensivo di uno stanziamento ad hoc di risorse del Pon Imprese&Competitività 2014-2020) a sostegno delle piccole e medie imprese che intendono avvalersi di temporary export manager per perseguire al meglio la loro strategia di internazionalizzazione.

L’iniziativa si inquadra nell’ambito del più ampio obiettivo proclamato dal Governo di aumentare la conoscenza e le capacità manageriali delle Pmi per far crescere le imprese italiane nel mondo e renderle sempre più competitive nello scenario internazionale.

Il decreto fornisce alle imprese interessate tutte le indicazioni e le precisazioni in ordine ai criteri e alle modalità di accesso allo strumento e di erogazione delle agevolazioni.

Si tratta della seconda edizione di questo importante strumento di sostegno all’internazionalizzazione delle Pmi, che ha visto nella prima edizione Manageritalia impegnata in prima linea.

Ci sono alcune novità rispetto al bando precedente.

Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributi «voucher early stage», di importo pari a 10mila euro, a fronte di un contratto di servizio con la società di temporary export management di importo almeno pari, al netto dell’Iva, a 13mila euro; contributi «voucher advanced stage», di importo pari a 15mila euro a fronte di un contratto di servizio con la società di temporary export management di importo almeno pari, sempre al netto dell’Iva, a 25mila euro.

Per assicurare un più efficace sostegno ai soggetti proponenti del «voucher advanced stage», è prevista la possibilità di richiedere un contributo aggiuntivo, di importo pari a 15mila euro, il cui ottenimento è però subordinato alla presentazione di un progetto di internazionalizzazione, da realizzarsi anche con il concorso del Tem messo a disposizione dalla società di temporary export management, in grado di produrre ricadute positive sui volumi di vendita all’estero.

Nel testo del decreto tutti i termini di scadenza.

Per maggiori informazioni è possibile contattare l’help desk del Mise: exportvoucher@mise.gov.it

Sulla base dell’ultimo rapporto Ice, le aziende che esportano sono quasi 216mila, ma crescono a un ritmo di circa 2mila unità all’anno. Ancora troppo poco. I cambi culturali, anche nelle imprese, richiedono tempo e quella del voucher è una misura per sostenere le Pmi in un nuovo percorso.

A questo link l’indagine sui risultati dell’indagine Ita sulle imprese beneficiarie della prima edizione dei voucher per l’internazionalizzazione promossa dal ministero dello Sviluppo economico.

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