Quando il tuo manager è un Millennial

Quali dinamiche relazionali, di comunicazione e di gestione del lavoro sono da mettere in campo quando il nostro capo è più giovane di noi?

Se il tuo manager appartiene alla generazione Y, o dei Millennial, di cui parliamo spesso, il rapporto tra noi e lui cambia? E in che modo?

Interessanti le considerazioni che Caroline Talbot, corrispondente da New York per il quotidiano francese Le Monde, fa in questo articolo.

Negli Stati Uniti, scrive Talbot, più di un giovane su tre occupa una posizione manageriale all’interno dell’azienda dove lavora.

Un sondaggio effettuato dal sito CareerBuilder realizzato sempre negli USA rivela che nel 2010 il 31% dei lavoratori dichiarava di lavorare sotto la direzione di un capo più giovane. Quattro anni più tardi la percentuale era già aumentata fino al 38%.

La convivenza tra professionisti di differenti età con responsabili più giovani di loro implica necessariamente nuove forme relazionali e gestionali e in definitiva un’impostazione diversa del nostro lavoro.

Se consideriamo che nei prossimi anni la permanenza nel mondo del lavoro sarà sempre più prolungata e succederà a tutti di cambiare azienda una o più volte durante il proprio percorso professionale, dinamiche di questo tipo saranno verosimilmente frequenti. 

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