Open innovation: guidare l’innovazione del futuro

I manager moderni sono sempre più consapevoli dell’importanza dell’open innovation. Questo approccio, che incoraggia le aziende a guardare oltre i propri confini per idee e soluzioni innovative, è considerato cruciale per rimanere competitivi nell’attuale ambiente di business dinamico.

Nel paradigma odierno, rivolgersi a una “innovazione aperta” agevola un approccio strategico fondamentale che permette alle aziende di accedere a idee, competenze e tecnologie innovative che non sono disponibili internamente. Questa visione consente di condividere risorse e collaborare con partner esterni, accedendo in tempi ristretti a soluzioni più pragmatiche per ridurre significativamente i costi e accelerare i tempi di sviluppo di nuovi prodotti o servizi.

Una visione di questo tipo genera, di conseguenza, un’accelerazione alla collaborazione con una varietà di stakeholder esterni, facendo sì che le aziende possano sfruttare una gamma più ampia di prospettive creative/innovative ed essere più reattive ai cambiamenti del mercato, migliorando la capacità di anticipare o rispondere rapidamente alle nuove tendenze e alle esigenze dei consumatori.

In un’era come quella attuale, caratterizzata da rapidi progressi tecnologici, è fondamentale avere una visione innovativa aperta volta a sostenere la competitività e promuovere la crescita sostenibile anche attraverso una costante attenzione al dinamico mondo delle startup, che oggi più che mai crescono e sfidano le convenzioni del mercato.

L’azienda o il manager trova quindi, nell’open innovation, un elemento fondamentale che aspira a guidare la propria organizzazione verso un futuro innovativo e di successo attraverso una cultura aziendale orientata all’innovazione, incoraggiando la creatività e l’accettazione del rischio.

Tre approcci all’open innovation

Ci sono principalmente tre tipi di open innovation. La prima, denominata Inbound open innovation, si concentra sull’assorbimento di idee e tecnologie esterne all’organizzazione per migliorare i processi e i prodotti interni.

La seconda è l’Outbound open innovation e implica la condivisione o la vendita di idee e tecnologie interne ad altre organizzazioni o al pubblico, spesso per generare nuove fonti di reddito o collaborazioni.

La terza è l’Open innovation collaborativa che si basa sulla collaborazione con altre organizzazioni, università, istituti di ricerca o singoli individui in progetti condivisi per sviluppare nuove tecnologie o prodotti.

Ognuno di questi approcci offre vantaggi unici e può essere adottato a seconda delle esigenze e strategie specifiche di un’azienda.

Una traiettoria attraverso cui si condivide l’innovazione sono gli hackathons, che svolgono un ruolo centrale nell’innovazione e nello sviluppo di nuove idee.

Altre metodologie per fare open innovation

Oltre a tale approccio ci sono altre metodologie come, ad esempio, il crowdsourcing, centrato su una vasta rete di persone per generare idee e soluzioni, spin-off e incubazione, dove si creano nuove imprese per esplorare idee innovative, l’acquisizione di startup, dove è possibile integrare nuove tecnologie e competenze attraverso acquisizioni, l’open source, che si basa sulla condivisione di codice o progetti per il miglioramento collettivo ecc.

Risulta centrale allora, in un contesto collaborativo, affrontare e avere la padronanza di un tema cruciale come la giurisprudenza e la gestione della proprietà intellettuale e brevettuale, ma soprattutto comprendere i contorni di questo concetto per poter navigare efficacemente nel complesso panorama legale e commerciale di oggi. La proprietà intellettuale non è solo un concetto giuridico, ma rappresenta anche un asset strategico per le imprese e gli individui che desiderano proteggere e valorizzare le proprie creazioni.

L’open innovation, dunque, ha la possibilità di rafforzare la posizione competitiva dell’azienda nel panorama globale, essendo un motore per la crescita sostenibile e l’adattamento alle future tendenze del settore.

 

Corso di formazione – Università degli Studi Guglielmo Marconi
Open innovation: guidare l’innovazione del futuro
L’obiettivo del corso è sviluppare leader capaci di guidare e implementare strategie innovative promuovendo una cultura di collaborazione e condivisione delle conoscenze. I partecipanti acquisiranno competenze avanzate in open innovation, migliorando la capacità di pensiero innovativo e preparandosi a guidare la trasformazione nei loro ambiti professionali.
Verrà analizzato il mondo delle startup e saranno condivisi i concetti per poter navigare nel complesso panorama legale e commerciale di oggi. Verranno esplorati il mondo della customer experience e delle strategie di design. Gli studenti si immergeranno nei concetti fondamentali che stanno ridefinendo il modo in cui le aziende interagiscono con i loro clienti e progettano prodotti e servizi, analizzando l’approccio del design thinking.
Ampio spazio verrà dedicato all’IA, al mondo finanziario e strategico delle aziende e ai vari aspetti cruciali del financial risk.
Questo e molto altro al percorso didattico che si svilupperà da aprile a luglio 2024, per una durata di 160 ore in modalità online, dal lunedì al giovedì dalle 14 alle 18.
Le iscrizioni sono aperte fino al 15 marzo 2024.
Per gli associati Manageritalia condizioni esclusive Visita l’area riservata My Manageritalia > Servizi Professionali > Open innovation.
Per informazioni e iscrizioni: tel. 06 37725767, email formazione@unimarconi.it.

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