Tutto è partito dal protocollo firmato nel 2016 tra Invitalia, Manageritalia e Federmanager. Per sostanziare quell’accordo fu avviata un’attività di affiancamento dei manager alle startup finanziate da Invitalia con il programma Smart&Start Italia.
Un gruppo di una ventina di associati, con competenze eterogenee, si avviò verso un esperimento inedito: collaborare con neoimprenditori startupper desiderosi di affermare il proprio business nel mercato. Una miscela che esaltava le doti manageriali e il talento imprenditoriale e le incastrava bene tra di loro.
Quello che era un esperimento, negli anni si è ampliato con l’ingresso di nuove figure di mentor, che oggi ammontano, per Manageritalia, a quasi una trentina.
Un sondaggio condotto dai tre partner (Invitalia, Manageritalia e Federmanager) durante la pandemia ha constatato la piena soddisfazione di imprenditori e manager per l’affiancamento, che non si è fermato durante l’emergenza sanitaria. Il supporto manageriale ha rappresentato un punto di riferimento per le aziende, insieme all’attività di tutoraggio svolta da Invitalia per le stesse startup.
Una nuova sfida per i nostri associati
Ed ecco che si presenta oggi una nuova sfida per i nostri manager associati.
Invitalia ha deciso di estendere l’attività di affiancamento a ulteriori due misure da lei gestite: “Cultura crea 2.0” e On Oltre nuove imprese a tasso 0” (vedi Box).
È l’occasione – per i nostri mentor, ma anche per altri manager associati – di affiancare in tutto il territorio nazionale piccole realtà imprenditoriali di giovani e donne e, solo nel Sud, di piccole imprese creative nel settore della cultura e del turismo.
Vale la pena ricordare che i nominativi dei mentor sono prelevati dalla Banca dati Manager & Mercato del lavoro, ora gestita dalla nostra agenzia del lavoro, XLabor.
Le nostre iniziative di mentorship
La formula della mentorship manageriale si rivela, laddove viene utilizzata, sempre efficace: lo abbiamo visto con il bando Innovation manager del Mise, ma anche più recentemente con l’iniziativa del Cfmt “Impresa e manager”.
Innovation manager
La prima misura, si ricorderà, (voucher per consulenza in innovazione) è l’intervento che ha sostenuto i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle pmi e delle reti di impresa di tutto il territorio nazionale. Ciò è avvenuto attraverso l’introduzione in azienda di figure manageriali in grado sia di implementare le tecnologie previste dal Piano nazionale impresa 4.0, sia di ammodernare gli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali. Un’iniziativa del 2019 risultata molto gradita alle imprese, le quali attendono una nuova edizione della misura, considerato che ci sono ancora 75 milioni di euro già stanziati e mai spesi (Manageritalia sta spingendo sul Mise e su Invitalia per sollecitare il nuovo bando).
Imprese e manager
La seconda iniziativa di mentorship – Imprese e manager – ha visto protagonisti Cfmt, Confcommercio e Manageritalia: nel giugno 2020 hanno voluto dare un supporto concreto alle pmi del terziario particolarmente colpite dalla crisi dovuta dalla pandemia. Il progetto proponeva, per uscire della difficile situazione e ripartire più forti, un’iniezione di managerialità.
Le aree di intervento in azienda e le specializzazioni del manager erano, infatti, trasformazione digitale, riorganizzazione interna, controllo di gestione e analisi degli indici di bilancio, analisi di mercato e sviluppo di una rete commerciale, filiere e reti d’impresa, e-commerce, passaggio generazionale, definizione e/o ridefinizione dell’idea e del modello di business e del business plan e utilizzo di finanziamenti provenienti da enti privati e/o pubblici.
Si è trattato di circa dieci giornate di partnership professionale tra manager e imprenditori per (ri)fare l’impresa senza costi per quest’ultima, con un contributo di Cfmt a remunerazione dell’impegno del manager.
La mentorship è dunque un modello efficace di valore aggiunto allo sviluppo imprenditoriale che, voglio sottolineare, può rivelarsi una fonte di arricchimento reciproco e può anche trasformarsi, in seguito, in esperienze di investimento come venture capital, business angel o altro. In tutte queste formule la funzione del manager, con la sua competenza, la sua esperienza e la sua creatività, rappresenta la chiave di volta della crescita imprenditoriale.
A tutti coloro che si lanceranno con entusiasmo in questa nuova sfida al servizio della cultura, dei giovani e delle donne imprenditrici, auguro buon lavoro!
Cultura crea 2.0, versione rinnovata e potenziata di “Cultura crea”, è un incentivo che sostiene la nascita e la crescita di imprese e iniziative non profit nel settore dell’industria culturale, creativa e turistica nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. È promosso dal ministero della Cultura e gestito da Invitalia in attuazione del Pon Fesr “Cultura e sviluppo” 2014-2020. Le due misure hanno finanziato finora 329 imprese, con uno stanziamento di 57 milioni, e creato 898 posti di lavoro. Oltre alle aziende (startup ma anche imprese consolidate) sono finanziate anche le reti d’impresa e le imprese sociali, coprendo fino al 90% dell’investimento ammissibile, con un mix di contributo a fondo perduto fino al 40% della spesa ammessa e finanziamento a tasso 0.
ON – Oltre nuove imprese a tasso 0 finanzia micro e piccole imprese, giovanili (persone tra i 18 e i 35 anni) o femminili (donne di qualsiasi età) in tutto il territorio nazionale, costituite entro i cinque anni dalla domanda di finanziamento. Questa attività è l’aggiornamento di una prima versione che nel tempo ha finanziato 583 imprese, stanziando 132 milioni e creando 3010 nuovi posti di lavoro. Anche qui si prevede un mix di finanziamento con contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso 0 per progetti con spese fino a 3 milioni di euro, che può coprire fino al 90% delle spese ammissibili.