L’innovazione di Leonardo da Vinci

Leonardo da Vinci (1452-1519) viene inevitabilmente in mente quando si parla di creatività naturale. Il suo talento eclettico attraversò la pittura e la scultura, l’architettura, l’ingegneria e le scienze naturali. Leonardo ha inventato (almeno sulla carta) molti congegni in anticipo sul suo tempo, tra cui il paracadute, l’elicottero e la muta da sub.

È forse ozioso speculare sule origini dell’inventiva di Leonardo. Certamente si trovava nel posto giusto al momento giusto. Città come Firenze, Milano e Venezia brulicavano dello spirito del Rinascimento, un nuovo fascino dove la civiltà, prese le distanze dalle pressioni della sopravvivenza, aveva tempo per un tale interesse.

Quello che sappiamo di Leonardo è sufficiente a darci qualche indizio sulle possibili fonti d’inventiva che potrebbero avere valore ancora oggi.

I suoi interessi erano ampi. Troppo spesso noi siamo guidati dalla specializzazione. Oggi, con la quantità di conoscenze nel mondo, la specializzazione diventa essenziale, ma non per quanto riguarda gli interessi.

Tutti noi possiamo interessarci alle arti, alla scienza, al mondo e allo spirito, alle idee e ai risvolti pratici come faceva Leonardo. Interessi così ampi danno alla creatività una base più ampia su cui lavorare. Sappiamo anche che Leonardo usava delle tecniche, e che poteva essere piuttosto eccentrico, mentre scriveva le sue migliaia di pagine di appunti con la scrittura speculare. Nella fretta di tenere il passo con le ultime tendenze, non è un bene dimenticare modelli come il suo.

Articolo tratto dal libro Mind Storm di Brian Clegg (edizione italiana a cura del gruppo di lavoro CreaInnovazione di Manageritalia Roma – clicca qui per scaricare gratuitamente l’ebook).

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