Eccoci anche quest’anno al nostro tradizionale appuntamento con i libri da mettere sotto l’albero. Il primo libro che vi consiglio è “Il leader calmo. Come conquistare menti, cuori e vittorie” di Carlo Ancelotti (ed Rizzoli). Non fatevi fuorviare dal fatto che questo libro parli di calcio. Anche se scritto da Carlo Ancelotti, attuale allenatore del Napoli, questo è un libro che parla soprattutto di leadership. Certo, se seguite il calcio la lettura si fa ancor più interessante ripercorrendo la carriera dell’autore-allenatore in grandi club internazionali come Real Madrid, Milan, Juventus e Chelsea. Qui però il calcio è preso come termine di confronto con il mondo aziendale, manageriale e per quanto all’inizio l’accostamento possa sembrare azzardato, in realtà le similitudini sono molte. Aziende e squadre di calcio, impegnate in una competizione sempre più esasperata, concorrono entrambe alla ricerca dei talenti migliori. Come trattenere e gestire questi talenti, come gestire un’azienda dove competere e vincere sono gli unici obiettivi? La leadership posata e calma di un grande allenatore di calcio, le sue scelte nei momenti critici, potrebbero aiutarvi a prendere decisioni difficili in ambienti turbolenti, mantenendo la calma.
Durante l’anno avete avuto la percezione di fare un lavoro noioso, inutile, ripetitivo? Siete convinti che il vostro sia un lavoro “del cavolo”? Siete in buon compagnia secondo quanto ci racconta David Graeber, professore di Antropologia presso la London School of Economics e autore del libro “Bullshit jobs. Le professioni senza senso che rendono ricco e infelice chi le svolge e costituiscono il fondamento del nuovo capitalismo globale. In italiano potrebbero definirsi lavori del cavolo” (Garzanti editore). Per quanto datato, il problema dei job title inutili o gonfiati e delle attività senza senso sembra essere cresciuto in modo esponenziale dal dopoguerra ad oggi. Lo studioso di management Gary Hamel sostiene l’esistenza negli Stati Uniti di un “burocrate” aziendale ogni 4.7 lavoratori, come se una crescente percentuale del tempo impiegato dai dipendenti venisse consumata negli sforzi per impedire all’organizzazione di crollare sotto il peso della sua stessa complessità. Questo libro di David Graeber è un libro sgradevole ma fa riflettere, per questo vale la pena leggerlo.
Già comparso nella rubrica “Letture per Manager”, questo libro di Annie McKee dal titolo “How to be happy at work” è un altro dei libri da aggiungere alla vostra lista dei desideri natalizi. Perché la vita è troppo breve per essere infelici al lavoro e l’autrice spiega come i leader possono usare alcuni potenti pilastri per creare e mantenere la felicità anche quando sono sotto pressione. Sottolineando lo scopo, la speranza e le relazioni amicali si possono garantire un clima sano per tutta l’organizzazione. “How to Be Happy at Work” ci aiuta a capire in definitiva cosa significa essere veramente soddisfatti ed efficaci sul lavoro, fornendo consigli e istruzioni, indipendentemente dalla professione svolta.
Professioni che cambiano, modalità di lavoro che evolvono, scenari economici fluidi. Questo ci raccontano Jeff Gothelf e Josh Seiden, figure di spicco nella scena tecnologica globale e fondatori del movimento LeanUX nel libro “Sense & Response. Adattate continuamente il ritmo del vostro business a quello del mondo” (GueriniNext). Veniamo da un’epoca industriale, fatta di pianificazione e controllo, interamente basata sulla previsione. Il management prevede, pianifica, programma. La tecnologia digitale ha cambiato questo schema e ora ci troviamo agli albori di una rivoluzione. Da Planning&Control a Sense&Respond.
Quali consigli di vita potrà mai darvi un ragazzo di trent’anni, uno che magari potrebbe essere vostro figlio o un vostro amico se siete più giovani? È quello che ho pensato prendendo in mano questo libro dal titolo “Ricordati di sorridere” (Mondadori editore) incuriosito dalla fascia in copertina che strillava al nuovo fenomeno editoriale con migliaia di copie vendute in pochi giorni. L’autore, Daniele di Benedetti è un ragazzo che partendo dai social ha costruito una vasta community che lo segue con attenzione. Già l’attacco è efficace: “Ci sono tre cose che sono sicuro di sapere di te: la prima è che sei vivo e questo è già un ottimo motivo per sorridere ed essere grati alla vita. La seconda è che purtroppo anche tu, come tutti noi d’altronde, morirai. E questo dovrebbe essere uno stimolo per vivere la tua vita pienamente. La terza è che ora stai leggendo queste righe, sei presente, nel qui e ora. Sei tu e queste parole. Tra poco la tua mente cercherà di capire se il libro che hai tra le mani è adatto a te e ti metterà davanti a una scelta. Il mio consiglio: segui il tuo intuito. Lasciati guidare dal cuore”.
Ricordatevi quindi di sorridere durante queste feste natalizie e inseritelo tra i buoni propositi per l’anno nuovo. Per aiutarvi, come suggerito dall’autore, inserite questo memo nel vostro calendar in modo che sul vostro smartphone compaia, con cadenza regolare, questo semplice avviso: “Ricordati di sorridere”.