Brutte notizie per i middle manager italiani. Secondo un’indagine di Willis Towers Watson, società internazionale di brokeraggio e consulenza, i quadri del nostro paese percepiscono una retribuzione tra le più basse a livello europeo. In testa alla classifica ci sono gli svizzeri. A incidere di più sulla capacità di acquisto dei lavoratori italiani sembra essere la tassazione. «Nei paesi come l’Italia – spiega Rodolfo Monni – caratterizzata da un’imposizione fiscale di tipo progressivo, i livelli retributivi reali sono più bassi rispetto agli altri paesi all’aumentare di carriere e retribuzioni».
Considerando le prime 20 economie europee, se middle manager ed entry level italiani sono al 14esimo posto per la loro retribuzione annuale lorda, scendono invece rispettivamente al 17esimo e al 15esimo posto se invece si considera il loro potere di acquisto.
Il report di Willis Towers Eatson rileva che nel nostro paese un middle manager ha una retribuzione base annua di 69mila euro che scendono a 25.500 per un entry level. Considerando il potere di acquisto i middle manager sono all’ottava posizone per ricchezza relativa con una retribuzione che è di poco sotto i 43mila euro, mentre gli entry level soffrono di meno e si posizionano comunque all’ottava posizoine con salario vicino ai 23.500 euro. In altre parole l’alta tassazione fa si che in Italia il potere di acquisto sia molto più basso che nei Paesi Bassi, in Irlanda, Francia, Austria e nei paesi scandinavi.
