Forum delle Risorse Umane 2018: a tu per tu con Laura Sinatra

Come cambia la gestione degli errori e del crisis management nelle organizzazioni dove l'intelligenza artificiale ha assunto un ruolo predominante. Il punto di vista di Laura Sinatra, partner e ceo Eap Italia World, tra i relatori dell'appuntamento di riferimento per l'HR management, il 15 novembre a Milano

Il dibattito che ha condotto oggi al Forum delle Risorse Umane affronta un tema su cui si parla ancora troppo poco: ovvero la gestione di errori, mancanze e imprecisioni in un modo del lavoro in cui l’intelligenza artificiale si fa sempre più strada. Nelle organizzazioni più innovative anche una crisi può diventare esponenziale?

Sicuramente processi più o meno importanti di digitalizzazione stanno modificando le relazioni aziendali. Il modo in cui l’informazione fluisce e gli individui possono/devono esprimersi nel loro lavoro è in continuo mutamento. Ogni errore che può generare eventi articolati, e che quindi diventano critici per il sistema, evidenzia una relazione in continuo movimento tra gli obiettivi dell’essere umano e gli strumenti che ha per raggiungerli.


Quanto conta la preparazione da parte del management per arginare il più possibile quello che può diventare un vero e proprio disastro?


L’individuo può commettere e commette degli errori. L’organizzazione deve avere le risorse e gli strumenti per supportarlo, anche con programmi e iniziative che possano contribuire alla mitigazione dell’errore stesso. Certamente la percezione dell’errore è molto diversa a seconda della funzione, ma l’errore e il fallimento possono essere condivisi e diventare il rinforzo di nuova forma di cultura dove l’errore diventa learning. Il manager può promuovere questa nuova cultura, in modo da poter prevenire, o nel caso di un evento critico più articolato, contenere e gestire le conseguenze dell’errore. Ciò che deriva da queste culture organizzative virtuose rafforza l’essere umano e sviluppa le sue competenze.

E quali sono le opportunità il supporto offerto dalla tecnologia in tal senso?

Le tecnologie possono essere un valido supporto ma dipende molto da come le utilizziamo. Non possono essere utilizzate “da sole”, ma inserite in una relazione tra uomo e macchina che rafforza entrambi i potenziali. Non è una relazione uomo contro macchina. Certamente la tecnologia digitale e l’intelligenza artificiale facilitano la gamma di possibili e adeguate risorse per evolvere le competenze individuali e organizzative, in un’ottica trasformativa di “ritorno al futuro”.

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