Formarsi per non fermarsi

Formazione e Competenze sono uno dei pilastri del Piano operativo Manageritalia 2024-2028. Un pilastro solido che risponde a un’urgenza: il disallineamento tra ciò che le imprese cercano e ciò che il mercato offre
Marco Ballarè presidente Manageritalia

Viviamo un tempo in cui il cambiamento non è un’eccezione ma la regola. In cui l’innovazione corre veloce e il mondo del lavoro si ridisegna continuamente, spinto da tecnologie, nuove esigenze sociali e una diversa idea di benessere.

In questo scenario, la formazione e le competenze non sono semplici strumenti: sono il vero capitale del lavoro che cambia.

Non è un caso se proprio Formazione e Competenze siano uno dei pilastri del nostro Piano operativo 2024-2028. Un pilastro solido, perché risponde a un’urgenza concreta: il disallineamento tra ciò che le imprese cercano e ciò che il mercato offre.

Un mismatch che rischia di rallentare l’innovazione, frenare la crescita e lasciare indietro intere generazioni. I nostri manager lo sanno bene. Lo hanno detto chiaramente in una recente indagine: servono upskilling e reskilling, ma anche benessere organizzativo, nuove forme di produttività e sicurezza. Servono regole giuste e flessibilità intelligente.

Perché oggi le competenze sono un passaporto per affrontare l’intelligenza artificiale, la transizione ecologica e la riorganizzazione del lavoro. E per rendere il lavoro più sicuro, più produttivo, più umano.

Noi abbiamo una storia che parla da sola. Già nel 1992, con lungimiranza, abbiamo inserito nel contratto collettivo Cfmt, il Centro di formazione manageriale che ancora oggi è un modello di contaminazione positiva tra settori e funzioni.

Con Fondir, l’ente bilaterale nato anche grazie al nostro impegno, abbiamo trasformato un obbligo contributivo in una leva strategica per aziende e dirigenti. Oggi, la nostra offerta formativa per tutti gli associati è più che mai al centro della strategia: grazie a strumenti consolidati come Cfmt, Fondir e le politiche attive, sosteniamo la crescita professionale in tutte le fasi della carriera.

Ma non ci fermiamo qui. Stiamo investendo anche nella formazione continua del nostro sistema associativo interno, per rafforzare la capacità di rappresentanza, ascolto e risposta alle esigenze che emergono dai territori.

Un programma che nasce proprio dal confronto dentro i nostri organi e dalle evidenze raccolte localmente, per trasformare bisogni diffusi in competenze operative, in grado di servire meglio chi si affida a noi ogni giorno.

Perché è così che si costruisce una rappresentanza che guarda al futuro: mettendo in rete le energie, ascoltando i bisogni reali, investendo sul capitale umano. Abbiamo voluto dedicare a questo tema anche il focus di questo numero della rivista. Non solo per raccontare ciò che facciamo, ma per affermare una visione: la formazione non è un dovere, è una scelta strategica per generare valore.

Un valore che nasce da chi, ogni giorno, si mette in discussione per crescere. Da chi si forma, per non fermarsi. Perché il futuro non si aspetta: si costruisce. Insieme.

Viva Manageritalia.

Tratto dal numero di giugno 2025 di DIRIGENTE – La rivista di Manageritalia. SFOGLIALO QUI.

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