Venerdì 19 dicembre 2025 dalle 12 alle 13 in forma ibrida (sede XLabor, Via Fatebenefratelli 19 Milano e online sui canali social Manageritalia) si terrà un nuovo appuntamento del ciclo Friday’s Manager di XLabor, la divisione di Manageritalia dedicata al mercato del lavoro: Executive presence & leadership emotivamente intelligente – Come guidare con decisioni chiare in contesti complessi, con Emanuela Caiano, Executive Coach&Leadership EI Trainer.
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In un mondo dove le informazioni sono ovunque, la differenza non la fa “sapere di più”, ma orientare meglio.
Ecco perché l’Executive Presence risulta fondamentale: offre struttura, chiarezza e autorevolezza. A questa si dovrebbe affiancare la leadership emotivamente intelligente, che trasforma la pressione in lucidità, i conflitti in dialogo e le riunioni in decisioni. Insieme diventano un vantaggio competitivo: meno rumore, più direzione, next step concreti.
Durante l’incontro vedremo modelli semplici e tecniche applicabili per comunicare con impatto, gestire momenti critici e guidare le persone con consapevolezza, autorevolezza e responsabilità.
Quali elementi chiave dell’Executive Presence fanno la differenza?
«Il mondo corre veloce e il respiro si fa sempre più “corto”. Proprio per questo gli elementi fondamentali nella EP a mio avviso sono chiarezza, calma, direzione.
Messaggi brevi e ad alta efficacia e specificità –soprattutto con le figure junior – il tempo di comunicazione si riduce a 60-120”, voce e postura che “reggono e sostengono la stanza”, chiusura sempre con un next step.
Meno scenografia e descrizioni dense e più orientamento empatico all’obiettivo».
Come trasformare pressione e conflitti in lucidità e dialogo?
«Ricordiamoci sempre l’etimologia delle parole: confitto deriva dal latino con-fligere, che significa letteralmente “urtare insieme” o “combattere insieme”.
Originariamente, il termine poteva avere anche il significato di “incontrare” o “unirsi” per cui l’accezione deve essere positiva e ritrovare il senso di fligere-con e non necessariamente contro.
Seguendo questa direzione etimologica per cui la pressione deve ridursi e il focus, l’attenzione è importante che sia direzionata lucidamente verso quello che, quel determinato conflitto, significa in profondità.
O ancora meglio, quale significato vogliamo dare. Inoltre è fondamentale, se il volume della tensione si alza, prendere una pausa per ricentrarsi: come li chiamo io, è importante creare dei Micro-rituali. Un esempio: STOP-RESET (10–60s): fare una pausa distanti dalle persone coinvolte, nominare lo stato d’animo, riformulare (e ricordare!!) l’orientamento dell’obiettivo, ripartire con minor nervosismo e maggiore centratura e presenza».
Decidere rapido con informazioni incomplete?
«Durante l’incontro parleremo di questo punto in modo approfondito per cui non mi dilungo e non spoilero, soprattutto perché non sarei utile o efficace con una risposta breve! Ma condivido comunque la Regola 70/30: decidi al 70% dei dati e metti un timebox di verifica.
Due domande chiave e potenti che spesso suggerisco nei momenti difficili per decisioni complesse in velocità sono: “Cosa potrebbe davvero farci cambiare rotta?”.
“Qual è la cosa peggiore che potrebbe accadere applicando questa specifica decisione?”. Se la risposta è “nulla di sostanziale” si procede».
Messaggi brevi e convincenti, senza rumore?
«Un metodo che risponde velocemente all’esigenza di essere efficaci e “dritti” nella comunicazione è quello che con un acronimo ho denominato: ABC-D: Audience, Business, Core, Decision.
Ne parleremo in modo più ampio durante l’incontro ed in sintesi possiamo indicarlo con queste semplici linee guida:
- A – Audience: a chi parlo e cosa gli importa ora?
- B – Business: perché conta per il business (rischio/opportunità, numeri essenziali)?
- C – Core: l’idea in una frase, senza subordinate con Lessico attivo e coinvolgente (decidiamo, assegniamo, rilasciamo, fissiamo)
- D – Decision: cosa chiedo adesso? (una sola scelta, con tempi brevi e definiti)».
Quanto conta la consapevolezza emotiva e come svilupparla?
«Conta moltissimo: per stare “bassa” direi il 70% proprio perché l’essere umano decide attraverso le proprie emozioni, che poi solo dopo, razionalizza e giustifica con la mente.
Senza consapevolezza emotiva, la relazione e le reazioni che ne derivano sono casuali».
Perché EP + Leadership emotiva sono un vantaggio competitivo?
«Perché è la combo trasversale più efficace, potente ed efficiente. L’EP guida messaggi e decisioni ed equilibra il proprio stato di performance; l’intelligenza emotiva guida ed influenza positivamente energie e relazioni. Insieme diventano esecuzione coerente e risultati misurabili».
Il format di XLabor, divisione del mercato del lavoro di Manageritalia,
continua a riscontrare interesse tra gli associati.
Gli incontri, della durata di un’ora, in presenza e online, si tengono l’ultimo venerdì del mese e rappresentano utili momenti di approfondimento dedicati alla carriera, allo sviluppo professionale e al networking, con esperti selezionati che presentano in pillole temi manageriali caldi, stimolando il confronto e favorendo il giusto mindset per restare competitivi o affrontare
con successo una transizione professionale.
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