Siete quadri aziendali e avete la sensazione di essere bloccati in una sorta di “ingorgo” del middle management? Sembra che le opportunità di uscire da questa situazione siano sempre più remote? Non siete i soli, come ricorda Mike Steep in questo articolo, il primo di una serie di contributi dedicati ai quadri appartenenti alla generazione dei Millennial pubblicati su Forbes e che offrono spunti per riflettere sul ruolo dei quadri in azienda, dando una serie di consigli utili per la loro carriera e la crescita professionale.
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La partita in azienda sembra proprio giocarsi negli strati intermedi, dove i quadri hanno appunto un ruolo da protagonisti, poiché conoscono clienti, competitor, prodotti, tecnologia e operazioni, sanno in definitiva qual è la direzione da prendere. Allo stesso tempo, i quadri percepiscono il bisogno del cambiamento. Una ricerca dell’Harvard Business Review ha rilevato che il 48% dei professionisti della Generazione Y all’interno delle 500 aziende di Fortune hanno in programma di lasciare la loro occupazione attuale entro un paio di anni. Un altro studio di Lane4 ha messo in luce che circa il 40% dei quadri nel Regno Unito accusa un forte disagio da stress.
Molti quadri sembrano bloccati in un vero e proprio inferno del management, dove lavorano molte ore, fanno sforzi incredibili a livello personale, eccellono nel loro lavoro ma vedono poche possibilità di ottenere un avanzamento di carriera. “Ho la sensazione di essere bloccato in mezzo al traffico stradale e di non potermi muovere. Come posso andare avanti in un mare di professionisti di prima qualità? Siamo tutti bravi in ciò che facciamo. Come posso avanzare e ottenere quella promozione? Si tratta solo di fortuna e di essere nel posto giusto nel momento giusto?”, spiega un operations manager di una grande azienda di servizi software in California.
L’ingorgo del middle management è qualcosa di reale e ha 3 diverse spiegazioni:
- ci sono sempre meno posizioni elevate in azienda perché le organizzazioni stanno appiattendo la loro piramide gerarchica. Le aziende stanno eliminando i ruoli di livello alto attraverso i ridimensionamenti, la riduzione del personale finalizzata alla realizzazione di strutture aziendali flessibili e l’outsourcing. Uno studio di Julie Wulf pubblicato sulla California Management Review mette in luce che il numero delle posizioni tra l’amministratore delegato e i division manager è diminuito del 25% negli ultimi 10 anni;
- c’è una spiegazione demografica legata alla forza lavoro, fino al 1996 i lavoratori tra i 30 e 39 anni erano il doppio rispetto a quelli tra i 40 e i 49, oggi i numeri si sono invertiti. Il soffitto di cristallo è stato sostituito dal soffitto grigio composto dai “baby boomer” (lavoratori nati tra il 1945 e il 1964), ancorati alle loro posizioni manageriali di vertice senza andare in pensione;
- la competizione per le poche posizioni aperte al vertice è incredibilmente aumentata. In passato le organizzazioni avevano all’interno due classi di lavoratori distinte: una sopra la media e una sotto la media. Grazie al proprio talento, alla dedizione al lavoro e alla formazione non era difficile salire di carriera. Nella realtà attuale la situazione è cambiata profondamente. I datori di lavoro oggi dedicano molta attenzione alla selezione del personale in modo che questo sia sempre più qualificato e abbia competenze tecniche, esperienze, istruzione elevata e cultura. I processi di selezione si stanno affinando con strumenti sempre nuovi e sono finalizzati a scremare i candidati fino a trovare i profili migliori per le posizioni aperte e il bacino a cui attingere è diventato il mondo intero, senza più barriere geografiche. Il risultato è che ogni dipendente è a suo modo un numero uno.
L’ingorgo del middle managment non passerà e se non ne uscirete perdete l’energia e l’interesse a “salvarvi”.
Non sarà più sufficiente fare bene il proprio lavoro. Dovrete farlo incredibilmente bene e suscitare i cosiddetto “WOW FACTORS“, il modo migliore per cambiare la propria condizione e ottenere una promozione che vi permetta di uscire dall’inferno del middle management:
I “WOW FACTORS” sono 5:
- Costruire, coltivare e ricavare valore da un personal network strategico</span>;
- Prendere costamente buone decisioni anche se non si hanno a disposizione tutte le informazioni e i dati;
- Produrre i risultati che ci si aspetta in un mondo dove si sa mai cosa aspettarsi;
- Sviluppare una visione del cambiamento personale guardando il mondo in modo diverso;
- Essere chiari, concisi ed efficaci.
I primi tre fattori sono skill che fanno da fondamenta. Gli ultimi due si costruiscono sulle prime tre e riguardano lo sviluppo di una visione persoanle per il cambiamento e portano al cambiamento all’interno delle vostre organizzazioni.
Si nasce con queste capacità o si sviluppano? Si sviluppano, ma non è affatto semplice e nei prossimi 5 articoli analizzeremo nel dettaglio ogni singola competenza chiave che i quadri oggi dovrebbero avere per uscire dall’impasse professionale.