Il conflitto fa crescere

Dalle tensioni alle soluzioni. Secondo Amy Gallo, speaker WOBI ed esperta di dinamiche relazionali, i contrasti non sono sempre un ostacolo: se gestiti con consapevolezza, possono diventare un’opportunità per evolvere, innovare e rafforzare le relazioni sul lavoro
gestione del conflitto

Solitamente, il conflitto viene percepito come una minaccia che può portare a stress e problemi. Per questo motivo, quando ha luogo una discussione, la maggior parte delle persone si concentra sulle conseguenze della reazione, tralasciando ciò che comporta il non agire. Annuire, abbassare il capo ed evitare il confronto può creare un’atmosfera di “armonia artificiale” in cui non vengono incoraggiate l’innovazione e la diversità di opinioni.

Le discussioni, se affrontate in modo rispettoso e sano, possono essere molto produttive per i team: portano a risultati migliori, relazioni più solide, una maggiore soddisfazione e un ambiente di lavoro più inclusivo e creativo.

Come discutere in modo sano?

In questo contesto, la domanda da un milione di dollari è: come si può discutere in modo sano e produttivo? In primo luogo, sia i leader che i team devono essere consapevoli della loro reazione spontanea alle discussioni. In altre parole, è importante riconoscere se la risposta naturale a un confronto sia quella di evitarlo oppure di affrontarlo apertamente.

Tra i fattori che influenzano il modo in cui le persone affrontano i conflitti ci sono l’educazione ricevuta, le norme culturali e di genere e le esperienze lavorative passate.

Quattro step per la risoluzione dei conflitti

Ecco quattro step da seguire per avere discussioni sane: 1) Comprendere l’altro. Essere empatici, mettersi nei panni degli altri per cercare di capire come si sentono e perché si comportano in quel modo. 2) Conoscere il motivo della discussione. Non è raro pensare che la discussione sia dovuta a qualche motivo personale, tuttavia esistono quattro tipi di conflitto: quello legato alla relazione, al compito, al processo e allo status. Individuare la causa aprirà la strada alla ricerca di una soluzione. 3) Stabilire un obiettivo. Ponetevi questa domanda: cosa vogliamo ottenere con questo dibattito? 4) Decidere cosa fare. Parlare, sorvolare, trovare una soluzione: qualunque sia l’esito della conversazione, la decisione presa deve essere consensuale.

Conversazioni difficili

È importante essere preparati ad affrontare una conversazione complicata su tre fronti: 1) mentale: avere un atteggiamento empatico e aperto, mettendosi nei panni dell’altro; 2) strategico: stabilire il discorso e i punti chiave della conversazione e prepararsi a possibili scenari e reazioni; 3) logistico: scegliere il momento e il luogo più adeguati. I leader hanno un ruolo chiave: possono facilitare conversazioni più produttive promuovendo obiettivi comuni, definendo il problema in discussione, determinando risorse e compiti da svolgere e incoraggiando una collaborazione autentica.

L’importanza della sicurezza psicologica

I team in cui si respira un’atmosfera di sicurezza psicologica sono più efficaci e ottengono risultati migliori. Ciò significa che si sentono sicuri di poter condividere le proprie opinioni, ammettere gli errori e parlare apertamente senza temere conseguenze negative. Questa condizione si basa su tre pilastri: l’interesse per gli altri, la coerenza e la sincerità.

La creazione di uno spazio di lavoro psicologicamente sicuro implica il riconoscimento che tutti possono commettere errori e l’adozione di pratiche come trasformare il senso di colpa in curiosità, valorizzare le lezioni apprese oltre alla semplice esecuzione dei compiti e favorire uno scambio di opinioni chiaro e diretto. Mantenere al contempo un atteggiamento aperto e rispettoso contribuirà a creare un ambiente di lavoro più inclusivo, creativo e produttivo.

TALK IT OUT

“Cambiare prospettiva sul conflitto per farne uno strumento di crescita”. Con Amy Gallo.

Il conflitto, spesso vissuto come elemento disgregante, può diventare una leva strategica per migliorare le relazioni professionali e far crescere le organizzazioni. Ne parleremo nel webinar di Cfmt con Amy Gallo, autrice di riferimento per il mondo della gestione dei conflitti, che ha l’obiettivo di offrire nuovi strumenti per affrontare tensioni e divergenze con consapevolezza ed efficacia.

Attraverso un dialogo con Alessandro Rimassa, ceo Radical HR, verranno affrontati i temi centrali della sua ricerca: come rendere produttive le discussioni, collaborare con persone difficili e sviluppare una cultura del confronto aperto e rispettoso. In un’epoca in cui le dinamiche relazionali sono sempre più complesse, imparare a leggere i segnali del conflitto e trasformarli in occasioni di apprendimento diventa una competenza cruciale per tutti i dirigenti.

Cfmt, in collaborazione con WOBI – World Business Forum 2025
1° ottobre 18-19 – Online.

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AMY GALLO

Amy Gallo è esperta di conflitti, comunicazione e dinamiche lavorative. Insegna come utilizzare strumenti basati su prove di efficacia che migliorano le relazioni e favoriscono l’eccellenza sul lavoro. Collabora con l’Harvard Business Review, ha insegnato alla Brown University ed è parte del corpo docente del programma di certificazione Emotional intelligence coaching, lanciato da Daniel Goleman. È autrice del libro Getting along: how to work with anyone (even difficult people). Gallo è stata tra gli speaker di WOBI – World of Business Ideas. Scopri i prossimi ospiti del World Business Forum, in programma l’11 e 12 novembre a Milano. Se vuoi partecipare, accedi all’area riservata My Manageritalia > Servizi Professionali > WOBI Inspiring Ideas – eventi su www.manageritalia.it per utilizzare il codice sconto riservato agli associati.

Amy Gallo
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