7 motivi per utilizzare la realtà aumentata nel marketing

L’augmented reality sta offrendo nuove opportunità

Se multinazionali e big brand possono definirsi già abituati a tecnologie più avanzate, non si può dire lo stesso di freelance, pmi e startup, i quali, spesso per problemi di budget, tendono a discostarsi dalle opportunità più innovative, sapendo che i benefici derivanti da esse potrebbero essere elevati.


Hubspot ha inserito la realtà aumentata e virtuale nel documento dedicato ai “Social Media Trends for 2020” e proprio nell’anno corrente si stima che le due tecnologie vengano inserite nelle strategie di marketing di sempre più aziende, con lo scopo di migliorare l’esperienza dell’utente e creare engagement attraverso la gamification.



Sulla base del rapporto eMarketers 2020, 83.1 milioni di utenti utilizzeranno la AR almeno una volta al mese nel 2020 negli Stati Uniti, con un tasso previsto di 95.1 milioni di utenti nel 2022, solo negli Stati Uniti.

Mattia Salvi, founder di Aryel 7, la prima piattaforma di AR marketing pensata per le piccole realtà, ci illustra 7 motivi per sperimentare questa tecnologia nelle campagne di marketing.

1) Vantaggio competitivo: integrare la realtà aumentata nella propria strategia di marketing, permette ai brand di distinguersi dalla concorrenza, mostrando il valore aggiunto di questa tecnologia alla propria audience, aumentando così le possibilità di trasformarla in clienti finali.
L’AR ha un impatto maggiore sugli utenti rispetto a tecnologie già usate e abusate e muoversi oggi, velocemente, con soluzioni di realtà aumentata sul mercato, vorrebbe dire acquisire un notevole vantaggio competitivo rispetto ai competitors.

2) Brand Awareness: la realtà aumentata, grazie a piattaforme come Aryel che supportano la creazione di esperienze in white-label e quindi customizzabili al 100% dall’utente, aumenta la brand awareness e aumenta le possibilità che l’utente si ricordi di un determinato prodotto o marchio.

3) Retargeting: ottenendo informazioni e dati anche dalle campagne offline, la realtà aumentata permette di fare operazioni di retargeting mirate, non solo in base alle loro abitudini online, ma anche offline – chiudendo finalmente il cerchio tra mondo virtuale e mondo reale. Il processo di retargeting è reso possibile tramite l’integrazione di terze parti.

4) Aumento delle vendite: adottare l’AR nelle campagne pubblicitarie ha il potenziale di migliorare l’esperienza del cliente, ma si rivela un’ottima soluzione soprattutto nel mondo e-commerce: per esempio, mostrando i modelli 3D dei prodotti ai clienti, è possibile aumentare la propria purchase rate.

5) Miglior engagement: le tecnologie immersive supportano a 360° la customer retention: tramite l’AR non solo gli utenti ricordano meglio il brand, ma rafforzano soprattutto la propria loyalty. La realtà aumentata può iniettare un elemento di intrattenimento in un prodotto di tutti i giorni. Il modo in cui il marketing utilizza la realtà aumentata è una forma di marketing esperienziale perché si concentra non solo su un prodotto, ma anche su un’intera esperienza creata per i clienti.

6) Interattività: proponendo attività interattive, le campagne marketing in AR sono un modo del tutto innovativo di fare lead generation e, di conseguenza, di aumentare le conversioni e la retention.

7) Insights e analytics: tramite le campagne in AR è facile capire il comportamento degli utenti mentre interagiscono con le esperienze: dai dati demografici, al dispositivo utilizzato alla loro posizione, la realtà aumentata fornisce informazioni di grande valore ai brand, circa il loro target. 

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