6 libri da regalare a un manager per Natale

Non ci sono scuse: un po' di tempo per leggere nei prossimi giorni tutti noi lo troveremo. Qualche consiglio per le letture sotto l'albero

Eccoci al nostro tradizionale appuntamento con i libri da mettere sotto l’albero e, possibilmente, leggere durante la pausa natalizia.

Visto che probabilmente sarete arrivati con le pile un po’ scariche dopo questo periodo intenso di lavoro, vi consiglio di ricaricarvi leggendo “Automotivazione: Riuscire a motivarsi facilmente e in ogni momento” di Sandro Venturi (Kindle Edizioni). Un piccolo libro ma ricco di consigli pratici su come “darsi una pacca sulle spalle da soli”. Spesso ci aspettiamo che la motivazione ci arrivi dall’esterno, che il capo riconosca il nostro merito, che l’azienda ci premi, che tutti ci dicano quanto siamo bravi. In realtà, come ci racconta Sandro Venturi in questo libro, ognuno deve diventare il proprio coach e uscire dalla propria zona di confort. Da solo.

Sempre tra le Edizioni Kindle troviamo un libro molto leggero ma interessante perché rimette al centro le persone e l’ascolto attento verso il nostro interlocutore in diverse situazioni, un colloquio di lavoro, una vendita, un’attività di consulenza. Da leggere quindi Antonio Pirandola e il suo “La Natura Umana. Capire le persone al primo contatto”.

Gli scaffali delle librerie di management sono zeppi di titoli con la parola “resilienza”. È un termine molto di moda, uscito dall’ambito psicologico, passato per quello sportivo e atterrato in quello manageriale. Questo libro di Sheryl Sandberg, “Option B. Affrontare le difficoltà, costruire la resilienza e ritrovare la gioia” (HarperCollins) affronta lo stesso tema ma in un modo molto differente. Attenzione però, questo è un libro molto duro. L’autrice, direttore operativo di Facebook, racconta di come si è rialzata dopo la morte improvvisa del marito. Una storia che ci parla di stravolgimenti improvvisi nella vita delle persone, di come resistere e rialzarsi. Senza tante frasi fatte e ottimismi di facciata.

Però si sa la vita, soprattutto quella lavorativa, spesso va a fortuna o meglio necessita di una buona dose del “fattore c…” come ci racconta Paolo Iacci nel suo “Il fattore C. Fortuna e determinazione nella vita e nel lavoro” (edizioni Guerini Next). Paolo Iacci è un acuto osservatore del mondo delle risorse umane e dei costumi del nostro Paese. Unisce la capacità di analisi critica a quella letteraria del “libello”, caustico e attento verso usi e malcostumi nel mondo del lavoro italiano e non.

Se invece non volete arrendervi al fattore di cui sopra e sfruttare la pausa natalizia per affilare le armi e ripresentarvi in ufficio con la determinazione di un/una samurai allora vi consiglio di leggere (o rileggere) un classico di sempre: Sun Tzu, “L’arte della guerra” (Oscar Mondadori). Per quanto faccia fatica, lo ammetto, a contestualizzare i suggerimenti di Sun Tzu calandoli nel mondo aziendale questo libro è comunque una fonte di saggezza da applicare anche durante le mille piccole battaglie quotidiane.

Se poi alla fine volete veramente “spegnere il cervello” e distrarvi con una storia non impegnativa allora potete concedervi anche una piccola dose di Fabio Volo leggendo il suo ultimo romanzo “Quando tutto inizia” (Mondadori), la storia dell’incontro tra Gabriele, giovane pubblicitario e Silvia, una donna sposata. Avvertenza: da leggersi solo se siete molto stanchi dall’anno lavorativo appena passato e se i vari cenoni festivi hanno ridotto di molto le vostre capacità attentive. Rischiate un eccesso di zuccheri.

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