5 libri per abbracciare il 2022 con il giusto mindset

Leadership, strategie in tempi di crisi, intelligenza artificiale e cambio di carriera

Come affrontare un anno che dovrebbe portarci gradualmente fuori dalla pandemia? Quali sfide in un mondo del lavoro profondamente cambiato? Come essere leader in tempi complessi? Abbiamo selezionato cinque libri che affrontano questi temi da angolature diverse.

1 Hbr’s 10 Must Reads 2022: the definitive management ideas of the year from Harvard Business Review (HBR, 2022)


Perché leggerlo

Il volume raccoglie contributi di vari autori legati da un filo rosso comune: consigliare ai leader come affrontare il nuovo anno all’insegna di un ritorno, sperato e voluto, ad una nuova normalità post-pandemia. Per questo il libro si concentra molto sul concetto di “fiducia” alla base del “contratto sociale” che ci permette di convivere e cooperare sia in ambito lavorativo che non. La fiducia è anche il “capitale umano” che un leader deve avere e la cui costruzione passa attraverso un ripensamento del concetto tradizionale di leadership. Spesso la leadership è stata raccontata come una sequenza di caratteristiche personali del leader: visione, strategia, talento, carisma. In realtà la leadership è la capacità di valorizzare le altre persone del team e fare in modo che continui a generare i suoi effetti anche in assenza del leader stesso. Come si costruisce la fiducia? Focalizzandosi sui suoi driver principali: autenticità, logica e empatia.

Key messages

•    La fiducia è la base per ogni cosa che facciamo e lo è soprattutto per i manager che hanno la responsabilità di guidare e motivare i loro team.
•    Co-opetition” è la parola chiave per il nuovo anno. Le aziende dovranno essere in grado di cooperare, di mettere a fattor comune i propri asset anche con i propri competitor continuando allo stesso tempo a rivaleggiare sul mercato.
•    L’Innovazione necessita di organizzazioni in grado di evolvere in modo non convenzionale. In che modo Apple, ad esempio, si è organizzata per gestire l’innovazione? Un capitolo di questo libro è dedicato alla rivoluzione compiuta da Steve Jobs a livello organizzativo.

Chi è l’autore

Autori vari raccolti da Harvard Business Review, editor internazionale che fornisce ai professionisti di tutto il mondo approfondimenti e best practice per guidare se stessi e le loro organizzazioni in modo efficace in un’ottica di miglioramento continuo.

2 The Year in Tech 2022: The Insights You Need from Harvard Business Review


Perché leggerlo

Molti libri che parlano di tecnologia e del futuro che verrà con toni entusiastici, acritici annunciano mondi perfetti abitati da automi intelligenti e macchine in grado di apprendere da sole. Questo libro pubblicato da Harvard Business Review nel dicembre 2021 (156 pagine) invece bilancia l’ottimismo degli autori per gli sviluppi futuri della tecnologia con una attenzione anche ai suoi possibili rischi e abusi. Piuttosto che ignorare questi rischi, legati soprattutto alla privacy e alla gestione dei dati personali, questo libro li descrive e accompagna la descrizione delle possibili criticità con concrete raccomandazioni sul come fare innovazione ma allo stesso tempo controllandone gli sviluppi e le implicazioni, massimizzando i benefici e riducendo i costi.
Responsabilità queste che ricadono sulle prime linee manageriali. I vertici aziendali devono quindi sempre essere allineati rispetto ai rischi derivanti da possibili incidenti in ambito privacy. Per questo le organizzazioni che gestiscono dati personali devono dotarsi di una struttura organizzativa con esperti in ambito gestione rischi, legale e privacy, o affidarsi a professionisti esterni, capaci di affiancare le ingegnerie, fornendo loro consulenza specifica su questi temi, durante la fase di sviluppo dei prodotti.

Key messages

•    Le aziende stanno effettuando forti investimenti in Data Science e Intelligenza Artificiale ma devono fare attenzione, durante lo sviluppo delle tecnologie, anche ai crescenti rischi reputazionali, regolatori e legali.
•    Gli sviluppi tecnologici non possono essere gestiti solo dai tecnici per via delle implicazioni più vaste che l’uso delle tecnologie ha per i clienti, in particolare in ambito privacy e gestione dei dati personali.
•    Il fallimento nella corretta gestione dei progetti di Intelligenza Artificiale e che riguardano la gestione dei Dati, porta a inefficienze e rischi tali da portare all’impossibilità di utilizzo dei dati stessi.

Chi è l’autore

Autori vari raccolti da Harvard Business Review, editor internazionale che fornisce ai professionisti di tutto il mondo approfondimenti e best practice per guidare se stessi e le loro organizzazioni in modo efficace in un’ottica di miglioramento continuo.

3 Lessons from a warzone – How to be a resilient leader in times of crisis, Louai Al Roumani (Penguin, pagg. 224)


Perché leggerlo

Prima di lamentarci della situazione globale attuale e delle restrizioni alle nostre libertà forse dovremmo considerare chi “in trincea” ci è stato per davvero. Tra i paesi che hanno vissuto una crisi devastante e tuttora in corso c’è la Siria.
Louai Al Roumani, head of finance di una delle più grandi banche in Siria quando è scoppiata la guerra nel 2011, propone un approccio alle strategie aziendali in tempi altamente complessi e imprevedibili. Il libro è una storia di speranza, perseveranza e resilienza in mezzo al caos. L’autore condivide con i lettori il suo resoconto personale mentre affronta la realtà quotidiana alla guida di un’organizzazione in condizioni pericolose e ostili. La sua storia mostra come l’ispirazione può provenire da luoghi più improbabili e come un’azienda non solo possa sopravvivere nel caos, ma possa anche imparare a prosperare. Al Roumani distilla le conoscenze e le abilità che lui e i suoi colleghi hanno sviluppato guidando la banca attraverso quattro anni impossibili in dieci lezioni applicabili a qualsiasi leader che affronta una crisi oggi. I suoi preziosi consigli aiutano a capire come essere resilienti anche nei momenti più difficili.

Key messages

•    Anche nelle situazioni peggiori possono emergere inaspettate opportunità: occorre perseguirle a tutti i costi.
•    Durante una crisi le persone sono affamate di “normalità”: continuare a rivolgersi ai clienti senza ignorare i problemi in corso ma assecondando i loro bisogni è fondamentale. Non significa offrire un falso senso di sicurezza ma occorre rassicurare che quasi sempre prodotti e servizi possono essere forniti ed erogati come in tempi normali: magari in ritardo, ma tutto può essere di fatto garantito.
•    La crisi è il momento migliore per costruire fiducia autentica con clienti, staff e stakeholder.
•    Le persone durante una crisi vanno semplicemente in panico e si comportano spesso in modo irrazionale. Chi fa business deve esserne perfettamente consapevole.
•    Se provi a “essere più furbo” in tempi normali provochi resistenza nei tuoi confronti, in tempi di crisi vero e proprio odio.
•    La prima tentazione durante una crisi è quella di ridurre i costi. Occorre evitare di perseguire a tutti i costi i target di fine anno se questi possono erodere quelli di lungo termine, risparmiando qua e là demotivando lo staff. L’obiettivo dovrebbe essere quello di ottimizzare le entrate.

Chi è l’autore

Louai Al Roumani era head of finance di una delle più grandi banche in Siria, Banque Bemo Saudi Fransi (BBSF), quando è scoppiata la guerra nel 2011. Oggi è financial advisor e speaker di convegni sulla leadership e il crisis management.

4 Futureproof – 9 rules for humans in the age of automation, Kevin Roose (Random House)


Perché leggerlo

Un robot può battere un essere umano a scacchi, gioco strutturato con le stesse regole. Ma se si chiedesse alla macchina di insegnare in una classe di scuola materna non sarebbe in grado. Insomma, nonostante gli esseri umani siano molto lontani dalla perfezione, se la cavano meglio dell’AI in quello che viene chiamato apprendimento a scatto zero, un termine dell’informatica che sostanzialmente significa prendere una situazione completamente nuova e darle un senso. La seconda categoria di posti di lavoro protetti dall’intelligenza artificiale è nell’ambito del sociale, che consiste nel far sentire un’esperienza alle persone anziché creare semplicemente dei prodotti. Alcuni esempi di lavoro? Infermiere, terapista, ma anche barista e assistente di volo.

Key messages

  • Fai cose che le macchine non potranno mai fare: compiti sorprendenti che presuppongono una situazione di caos iniziale e scenari complicati in cui districarsi.
  • La combinazione di talenti e abilità straordinarie prevedono compiti che non possono essere automatizzati. Tendenzialmente ci fidiamo di più delle persone quando abbiamo una necessità impellente.
  • Gli esseri umani sanno ancora dare un senso all’urgenza, sanno creare priorità.
  • Facciamo attenzione ai “robot noiosi”. Già, il rischio più grande quando si parla di lavoro non è rappresentato da macchine sofisticate, ma da forme di automazione molto semplice (back-office, contabilità, revisione fiscale ecc.).
  • La pandemia ha accelerato l’automazione di compiti tradizionalmente riservati ai middle manager, in settori altamente qualificati. Come dimostra l’indagine della Brookings Institution, i colletti bianchi sono esposti all’intelligenza artificiale.
  • L’automazione incontrollata può creare più danni che benefici all’interno delle organizzazioni: manager, state attenti prima di abbracciare acriticamente l’innovazione tecnologica.

Chi è l’autore

Kevin Roose è un editorialista esperto di tecnologia per New York Times, e autore di tre bestseller: oltre a Futureproof, Young Money e The Unlikely Disciple. È l’host di Rabbit Hole, un podcast del NYT sull’evoluzione di internet e regular guest di trasmissioni televisive e radiofoniche.

5 What colour is your parachute? 2022, Richard N. Bolles (Penguin Random)


Perché leggerlo

Con consigli senza tempo, approfondimenti aggiornati e oltre dieci milioni di copie vendute in cinquant’anni, è una delle guide alla carriera più note. Nel difficile mercato del lavoro di oggi, mentre chi esce dall’università affronta un panorama economico mutevole e cerca un lavoro che retribuisca e ispiri, i lavoratori vengono licenziati a metà carriera e le persone cercano un cambiamento stimolante nella vita lavorativa, la nuova edizione raccoglie linee guida pratiche e autorevoli per la ripresa dopo la pandemia. Insomma, per chi intende cambiare carriera nel 2022, un vero e proprio must!

Key messages

  • Tutto parte dall’identificare quello in cui si è bravi e ci diverte, poi trovare il network giusto che possa aiutarci.
  • Dobbiamo puntare al migliore lavoro che crediamo di poter svolgere.
  • Individuare le cosiddette transferable skills, quelle insomma che possano essere valide e riadattate da un lavoro a un altro.
  • Teniamo presente che ci sono molti lavori che devono essere occupati da professionisti qualificati come noi. Quindi pensiamo a noi stessi come a grandi risorse per il nostro potenziale datore di lavoro e mai come a dei “disperati”. 
  • La sfida è individuare un lavoro e un ruolo concreti che ci portino a lavorare nel campo giusto, o uno che ci avvicini al titolo che stiamo cercando. Questo è un approccio strategico per ottenere effettivamente il lavoro dei sogni.
  • Una negoziazione salariale è in pratica sempre la stessa: sia che si tratti di un concessionario di automobili sia di un mercatino delle pulci. Ma questo non lo rende meno stressante.

Chi è l’autore

Richard N. Bolles è leader nel campo dello sviluppo professionale da oltre trentacinque anni. Si è formato in ingegneria chimica presso il Massachusetts Institute of Technology e ha conseguito una laurea con lode in fisica presso l’Università di Harvard e un master in teologia presso il Seminario teologico generale (episcopale) di New York City.

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