Tra lavoro e non-lavoro, il nodo critico dei NEET

Nell'ultimo numero di Labour Issues Cida-Adapt la fotografia di un fenomeno preoccupante, ovvero i più giovani non occupati, in istruzione o formazione

Il fenomeno dei Neet, cioè di quei giovani non occupati e non in istruzione e formazione, ha registrato un’incidenza del 25,1%. La regione con la più alta percentuale è la Sicilia (41%), seguita da Campania (38,7%), Calabria (38,4%), Puglia (32,9) e Molise (31%). Le più basse percentuali si registrano in Trentino Alto-Adige (14,7%) e nelle sue province autonome: Bolzano (14,3%) e Trento (15,1%).

Rispetto al 2010, nel 2020 l’incidenza dei giovani Neet è superiore di 1,8 punti percentuali. Dopo una decrescita tra il 2016 e il 2019, si assiste nel 2020 a una nuova crescita di 1,3 punti percentuali.

La percentuale di giovani Neet è più alta tra le femmine. Sia per i maschi che per le femmine si rivela una maggiore incidenza di Neet rispetto al 2010. A crescere di più sono i Neet maschi che sono passati dal 18,2% del 2010 al 21% del 2020.

L’incidenza dei Neet è particolarmente alta nella fascia 25-29 anni: confrontando la situazione italiana con quella dei principali paesi europei l’Italia (31,50%) si trova in testa alla classifica, seguita dalla Grecia (28,9%) e dalla Spagna (23,7%). La più bassa percentuale è nei Paesi Bassi.





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