Servono ancora i siti di annunci di lavoro? I consigli di jobbydoo.it

Tre dritte per chi è alla ricerca di un posto di lavoro sul web. Ma non c'è solo internet, non dimentichiamoci degli appuntamenti faccia a faccia e di partecipare a quegli eventi in cui può esserci la persona giusta per noi

La ricerca di un nuovo lavoro è sulla immancabile to-do-list di cose da fare per l’anno nuovo? Voglia di stimoli e cambiamento?

Trovare un nuovo lavoro potrebbe però essere uno dei famosi buoni propositi che richiede più tempo per essere realizzato.

Con gli annunci sparsi qua e là sul web, sulle riviste specializzate e sui social network trovare l’offerta di lavoro “perfetta”, quella i cui requisiti corrispondono meglio a qualifiche e aspirazioni personali, non è facile.

Ecco perché è importante affrontare la ricerca di un nuovo lavoro con metodo, per non perdere tempo, focalizzare gli sforzi e naturalmente inviare una candidatura vincente. Di seguito tre consigli per non perdere tempo. 

  1. I siti di annunci di lavoro. I siti di annunci lavoro sono la prima risorsa che il web mette a disposizione per chi sta cercando lavoro e rispondono in modo immediato a una domanda: “Quali sono le posizioni aperte attuali?”. Radunando tutte le offerte di lavoro disponibili in un’unica banca dati, il grande vantaggio dei siti per la ricerca lavoro è che permettono di avere il polso del mercato del lavoro, e sono una fonte di informazioni insostituibile. Consultare un motore di ricerca lavoro come Jobbydoo.it è il primo passo per farsi un’idea completa delle offerte disponibili in una certa zona, del tipo di professioni richieste, delle aziende che assumono.
  2. Focalizza la ricerca. Se i motori di ricerca lavoro e i siti di annunci forniscono preziose informazioni, non basta questo per ottenere un lavoro. Una volta che si hanno le informazioni è fondamentale saperle usare in modo efficiente per capire cosa cercano le aziende: quali sono i professionisti più cercati? quali qualifiche sono più richieste? dove si concentrano le offerte di lavoro? Valutando i dati disponibili, ad esempio, si potrebbe decidere che per avere più chance è meglio ampliare le opzioni geografiche della propria ricerca o valutare di candidarsi anche per posizioni correlate al proprio profilo e non solamente per le offerte con un matching a prima vista perfetto con il proprio cv. E soprattutto: leggendo attentamente le offerte di lavoro, si possono trovare le keyword usate dai responsabili HR per descrivere le figure che stanno cercando. Le keyword giuste da inserire nel curriculum vitae e nel proprio profilo LinkedIn per essere trovati (e farsi notare) dai recruiter.
  3. Il web non è tutto. Se il web è il punto di partenza per la ricerca lavoro, non va dimenticato che il lavoro poi, anche nel mondo digital, è offline. Il processo di selezione, il contratto, i colleghi… si ha a che fare con le persone. Ecco perché fare networking, ovvero tessere relazioni, stringere rapporti con le persone è la vera abilità in grado di fare la differenza nella vita professionale. Ieri come oggi e come domani. Fino a una ventina di anni fa, prima della diffusione commerciale di internet, fare networking voleva dire passaparola fra amici, conoscenti, colleghi ed ex-colleghi con cui si mantengono buoni rapporti e con cui si condividono informazioni e partecipare ad eventi e fiere del lavoro. Oggi i social network come LinkedIn sono un utilissimo strumento in più, anche se la sostanza – buone relazioni – e lo scopo – un (nuovo) lavoro, un progetto, un’opportunità – non cambia. L’importante è essere attivi, partecipare alle discussioni, scoprire profili di aziende interessanti e conoscere altri professionisti nel proprio settore. Sarebbe un errore considerare LinkedIn solo come una piattaforma su cui pubblicare una versione online del proprio curriculum, aggiornato e con una foto adeguata. Infatti per inviare la propria candidatura per una posizione interessante, la vera differenza potrebbe farla il contatto con qualcuno che lavora in azienda. Qualcuno grazie a cui inviare il cv direttamente al responsabile HR, come “internal referral”. Non c’è metodo migliore e più efficace per essere selezionati per un colloquio. E anche se attualmente non fosse disponibile una posizione, un candidato suggerito internamente tramite contatto personale sarà in cima alla lista del selezionatore anche per opportunità future. Il principio è “Good people know good people”.
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