Lo smart working è la forma di lavoro che secondo numerose previsioni nei prossimi anni si diffonderà in maniera ancora più massiccia in tutto il mondo. I motivi sono molti: è apprezzato perché favorisce la produttività, riduce i costi e serve per “conquistare” i propri collaboratori. C’è addirittura chi ha la possibilità o semplicemente desidererebbe lavorare l’intera settimana da remoto (81% secondo l’ultima ricerca di FlexJobs).
Gestire un team che lavora da remoto, ottenendo innegabili vantaggi, non significa tuttavia sfruttarlo. È vero, la flessibilità è già di per sé un benefit, ma chi lavora da remoto di solito dedica molto più tempo alla propria attività rispetto a chi osserva il classico orario di ufficio e a una certa ora stacca. Ecco allora che diventa quindi cruciale riflettere su come premiare la performance di questi nuovi lavoratori e interrogarsi su ciò di cui hanno bisogno.
Studi, ricerche o semplici considerazioni di manager e imprenditori si concentrano per la prima volta sui desiderata degli smart worker, sempre con l’obiettivo di permettere loro di lavorare meglio.
Jens Jakob Andersen è un manager che gestisce un team di 50 persone in RunRepeat.com e ha stilato un’interessante classifica di 16 benefit sulla base di quanto ha potuto osservare in prima persona. In testa ci sono i servizi per il benessere e le assicurazioni sanitarie, seguiti da supporti per i device tecnologici, interventi per migliorare l’ambiente di lavoro a casa, servizi di lavanderia e di pulizia, formazione e ferie.
Voi cosa chiedereste per rendere il vostro lavoro da remoto più efficiente e per aumentare la vostra soddisfazione personale?