Quali lingue studiare per trovare lavoro e fare carriera all’estero

Nel mondo si parla inglese. L’inglese sarà, nella stragrande maggioranza dei casi, il tuo lasciapassare per avere una possibilità lontano dall’Italia. E le altre lingue? Sono tutte da «buttare», o da relegare a ruolo di comprimarie? No. Esistono multinazionali e grandi aziende non strettamente legate all’inglese, sebbene sia ormai questa la lingua universale del mondo del lavoro. Conoscere una o più lingue a un livello fluente – e con questo non intendiamo essere capace di ordinare un panino quando viaggi o trovare una via d’uscita da una situazione gesticolando e inventando parole più o meno sensate alla Fantozzi – è il punto di partenza per decidere dove orientare i propri sforzi, nonché uno dei principali strumenti per individuare aziende e zone del mondo potenzialmente interessanti.
Non pensare neppure per un attimo di scrivere sul curriculum che conosci una lingua se non è davvero così (confessalo: l’hai fatto, vero?). Oltre a essere un vizio atavico di molti italiani, abbellire, o sarebbe meglio dire imbrogliare, è anche una delle prime cose che ti escluderanno dalla lista dei candidati potenziali.
Meglio essere sinceri e puntare sulla comprensione di chi ti sta di fronte, piuttosto che scrivere una mezza verità e sperare nella stupidità di chi ti sta valutando.
Il fatto è che non potrai fare nulla per convincere il tuo interlocutore ad aspettarti mentre impari la lingua. O hai una conoscenza della lingua sufficiente per essere assunto o potrai riprovare più avanti, quando ce l’avrai e se il lavoro ci sarà ancora.
Sono pochissimi i casi in cui la domanda di lavoro è talmente alta che i datori di lavoro sono disposti a creare percorsi di inserimento che comprendano anche la formazione linguistica, quindi non ci scommettere.
Ma cosa è bene fare se ti accorgi di non parlare e capire così bene la lingua che pensavi di conoscere, o se proprio non ne conosci nessuna? Come scegliere quali lingue studiare? Non c’è una risposta unica, ma per decidere quale lingua studiare e come impararla ti servono alcune informazioni di base.

Quali lingue si parlano nel mondo?
Da una ricerca di Ethnologue20 sulle lingue del mondo parlate da almeno cinquanta milioni di madrelingua, le prime dieci risultano essere:

Lingua Madrelingua (mln)
1. Cinese 1.197
2. Spagnolo 414
3. Inglese 335
4. Hindi 260
5. Arabo 237
6. Portoghese 203
7. Bengalese 193
8. Russo 167
9. Giapponese 122
10. Giavanese 83

21. Italiano 63,7

Sono dati da tenere bene in considerazione quando si ragiona in termini di mondo globalizzato e lingue da imparare e conoscere. L’interpolazione di questi dati con le opportunità economiche che le rispettive aree geografiche sono in grado di offrire è fondamentale, dà subito il polso della difficoltà di trovare lavoro all’estero conoscendo soltanto l’italiano. Ma quali sono le lingue più parlate in generale, da madrelingua e non? Utilizzando gli stessi dati di Ethnologue, e in particolare il numero di Stati in cui una determinata lingua viene parlata, sia ha una fotografia migliore circa l’effettiva utilità di imparare l’una o l’altra:

Lingua Stati
1. Inglese 101
2. Arabo 60
3. Francese 51
4. Cinese 33
5. Spagnolo 31
6. Persiano 29
7. Tedesco 18
8. Russo 16
9. Malese 13
10. Portoghese 12
11. Italiano 11

Sia chiaro, dunque, che la conoscenza di almeno una lingua straniera è indispensabile per poter coltivare la speranza di trovare un lavoro all’estero. E quella che offre più opzioni disponibili in assoluto è l’inglese, sia perché è molto parlata nel mondo in senso assoluto, sia perché è accettata e conosciuta nella maggior parte degli Stati.

Altre variabili
Per scegliere quale lingua imparare ci sono altri fattori da considerare:
• Dimensione dell’azienda: più è grande, più si parlerà inglese; più è piccola, più la lingua locale sarà importante.
• Settore: nell’IT, per esempio, si parla inglese, così come in quello del Gaming. Il settore dell’assistenza sanitaria e della cura della persona parla tipicamente la lingua del luogo in cui si trova la clinica o l’ospedale, ma se è una struttura internazionale si usa l’inglese. Nel settore dell’Oil & Gas, invece, oltre all’inglese il francese è ancora molto rilevante.
• Stato di destinazione: in molte aree del mondo per potersi trasferire e trovare un lavoro è necessario conoscere perfettamente la lingua locale, per esempio in Giappone e in Russia; in altri Paesi non sempre è necessario, ma sarà sicuramente un plus, come in Germania e in Francia.

Ricordati
• Se vuoi andare a lavorare all’estero devi conoscere almeno una lingua straniera.
• Per trovare lavoro nelle piccole aziende all’estero devi conoscere prima di tutto la lingua locale.
• Lavorare all’estero raramente vuol dire lavorare per italiani.

Lo sapevi?
I ristoranti italiani all’estero spesso non hanno camerieri italiani. Sfatiamo il mito del cameriere italiano all’estero!

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