Perché certi candidati e lavoratori spariscono senza dare spiegazioni?

Le aziende iniziano a lamentare questo comportamento. C'è chi dà buca ai colloqui e chi addirittura non rientra più in ufficio dopo la pausa pranzo

Sparire – in inglese “ghosting” – succede molto spesso e sembra essere un segno dei nostri tempi, quando con un semplice tasto sui social o WhatsApp è possibile bloccare una persona non gradita e interrompere ogni contatto. 

In ambito professionale, le aziende spesso spariscono senza dare un feedback, ignorando le richieste di lavoro e le candidature, interrompendo bruscamente i rapporti e i progetti che non decollano. A volte, inviano risposte automatiche standard dopo parecchio tempo, senza alcuna possibilità di confronto.

Ma succede anche il contrario. Come si sottolinea in questo articolo, le aziende iniziano a lamentare questo comportamento da parte di candidati e lavoratori che non si presentano ai colloqui o addirittura non rientrano più in ufficio dopo la pausa pranzo.

La tecnologia ha facilitato questo genere di comportamenti – le comunicazioni sono sempre più impersonali – e un fattore generazionale sembra essere rilevante. 

Gli esperti di human resource e sviluppo organizzativo affermano che alla base c’è una mancanza di fiducia e indifferenza verso la qualità delle relazioni. 

Ma i datori di lavoro sembrano essere più sensibili verso questo comportamento quando sono loro a subirlo, dando per scontato che sia più accettabile quando è l’azienda a sparire.

Il ghosting è un atteggiamento poco professionale e dal punto di vista del candidato può rivelarsi un boomerang perché si lascia una pessima impressione.

Presentarsi a un colloquio dovrebbe essere il minimo per chi ci sta offrendo un’opportunità. Informare se si è cambiata idea non è solo cortesia, ma un modo per lasciare un buon ricordo di noi.. 

L’onestà premia e ci sono modi migliori della sparizione per dire che non si è interessati, mettendo in primo piano l’altro (come del resto quando si lascia una persona che non ci interessa più…): “Non credo che il mio profilo e le mie aspirazioni professionali siano compatibili con la posizione che offrite, un altro candidato potrebbe essere migliore di me”, oppure “Grazie per l’opportunità, ho veramente apprezzato quanto ho appreso sulla vostra organizzazione, ma non ritengo di essere la persona più appropriata per voi in questo momento” e così via.

Cosa ne pensate? 

Facebook
LinkedIn
WhatsApp

Potrebbero interessarti anche questi articoli

Cerca