Come sfruttare i tool digitali oggi disponibili per la ricerca di un lavoro: questo il tema al centro del prossimo Friday’s Manager (20 ottobre, 12-13), organizzato da XLabor, la divisione del mercato del lavoro di Manageritalia (CLICCA QUI PER ISCRIVERTI), intitolato Tool digitali e AI per la ricerca di nuove opportunità di lavoro. Abbiamo posto a Luca Tamburrino, author of Cosa e Dove, e-learning trainer e ospite dell’incontro, alcune domande.
Cercare un lavoro oggi è sempre più come cercare il miglior prezzo di un prodotto, si va on e off line? Si deve fare in modo sempre più phygital? Perché?
«Credo fortemente che tutto quello che viviamo oggi come esperienza online – sia come utenti che in qualità di aziende – è riconducibile alla tecnologia degli e-commerce. Tutto in qualche modo è in vendita. Non deve essere obbligatoriamente un prodotto o servizio. Ogni piattaforma del mondo digitale segue un determinato wireframe. I wireframe non sono altro che un disegno di quello che un tool, sito, software dovrà creare in termini di esperienza. Pensate ad esempio a quante offerte di lavoro vengono pubblicate online ogni giorno. Ogni secondo minuto, ora. In diverse centinaia di piattaforme esistenti.
Le opportunità sono davvero infinite se dovessimo solo soffermarci a questa logica. Ma a mio avviso le persone sono le nostre vere opportunità. Il digitale riesce ad essere da tramite. Da ponte. Riesce a creare una intersezione tra noi e un nostro obiettivo. I veri strumenti e le strategie per migliorare questo aspetto sensibile di ricerca non sono semplicemente delle piattaforme. Ma la creazione di un gruppo di persone da poter contattare rispetto a quello che sto cercando di realizzare e raggiungere».
Questo vale anche per i manager e le alte professionalità?
«Secondo il mio punto di vista – osservando diversi osservatori e banche dati internazionali – è un linguaggio che vale per qualsiasi tipo di professionalità. Spesso pensiamo che il risultato finale sia dato da una piattaforma online. Ma è una parte di questo bellissimo processo di ricerca e analisi. Cambiano semplicemente le piattaforme rispetto a quello che faccio o cercherò di fare. Banalmente, un designer dovrà essere su Dribble invece che su altri canali. Quello che scopriremo insieme sarà sicuramente dove dovremmo essere presenti. Una volta compreso il Dove, l’aspetto più importante sarà dato dal Come. Come interagiamo con quelle quantità di opportunità offerte e condivise. A chi scriviamo. Cosa scriviamo. Come lo farò. E con quali mezzi e canali».
Come, cosa e dove si cerca lavoro oggi in questa nuova dimensione?
«La ricerca è già un lavoro rispetto al lavoro che sarò e che farò in futuro. È una linea che ci porterà verso qualcosa di nuovo ma spesso questa azione viene molto strumentalizzata. Non si dà il giusto peso e tempo. Il perché è molto semplice: tutti possono cliccare su un annuncio di lavoro, in pochi decideranno di investire qualche ora in più per studiare quell’azienda, quel team, quella posizione, le news dell’azienda, i suoi prodotti, servizi ecc. E di creare una connessione in maniera diversa rispetto a un click. La ricerca – nel mondo del lavoro – per me ha la forma di un albero. Perché ha tanti rami che creano delle connessioni con un qualcosa che non avremmo neanche mai immaginato. Il video, ad esempio, è lo strumento media più utilizzato dal 2006 secondo Buffer e Hootsuite.
In generale, confondiamo questo con il video cv. Il video, invece, crea una rottura positiva di bias tra noi e gli altri rispetto a quello che vorremmo condividere del nostro obiettivo di ricerca.
Analizzando dati, nessuno ha la certezza del futuro del cv. Con l’AI ad oggi potrei crearmi un bellissimo cv ma che banalmente non corrisponderebbe alla realtà. Quale sarà, quindi, un futuro per il cv? Probabilmente non ci sarà più come strumento da qui a breve. Resterà un’idea di base, ma con un formato e modo di condividerlo differente».
Come utilizzare tool digitali e AI come strumenti di ricerca di opportunità nel mondo del lavoro? Come mettere nella migliore sinergia l’AI e la nostra mente per cercare un lavoro in questo nuovo mondo?
«Dal 2 ottobre, ChatGPT può fare anche ricerche su un semplice sito web. Quindi anche portali. E questo significa offerte lavoro. Basterà un comando di ricerca denominato “prompt”, definito in maniera più semplice “puoi cercarmi queste offerte lavoro per me che sono un manager di 36 anni a Roma? Sia da remoto che a Roma? Nel settore del Retail? Ho 15 anni di esperienza nel settore Retail e ho lavorato come Senior Manager presso l’azienda XYX. Generating. È la risposta che avrete in 3 secondi prima di ricevere un nuovo modo di ricercare più veloce. Intelligente. Potete cercare aziende, settori in crescita e soprattutto persone da contattare rispetto a un obiettivo principale. Per utilizzare l’AI nel mondo del lavoro deve essere chiaro e ben definito il vostro obiettivo. Cosa state cercando. Dove. Presentare voi stessi. Definire cosa vorreste cercare. E suggerire modifiche per risultati differenti. La ricerca è un mix tra audio, comandi di ricerca, e siti web. E l’AI ci permette ancora una volta di poter dare credito e fiducia a un concetto di base: ci sono infinite opportunità nel lavoro. Infinite. Fatte e create sempre da altre persone».