Tirocinio

Tra le forme di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, una delle più diffuse è quella del tirocinio extracurriculare (stage). Secondo le rilevazioni di ANPAL nel periodo 2014- 2019, il 17% dei giovani è entrato nel mercato del lavoro proprio attraverso un tirocinio. In generale il numero di tirocini attivati ogni anno è in crescita, anche grazie agli incentivi previsti dal programma garanzia giovani.

In considerazione dell’utilizzo prevalente del tirocinio extracurriculare, quale strumento di politica attiva per l’inserimento occupazionale di disoccupati (non solo giovani), un dato da esaminare è quello del “tasso di inserimento”, che rileva lo stato occupazionale del tirocinante nei mesi successivi alla conclusione del tirocinio. Di particolare interesse è la percentuale di tirocini cui segue un rapporto di lavoro con lo stesso datore di lavoro che ha ospitato l’esperienza di tirocinio.

Apprendistato

Per l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro, un ruolo strategico, almeno nelle intenzioni del legislatore nazionale, dovrebbe essere giocato dal contratto di apprendistato. Per quanto notevolmente indebolito durante l’ondata durante l’ondata pandemica con il -31% di contratti attivati nel 2020 rispetto al 2019 (cfr. Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Rapporto annuale sulle comunicazioni obbligatorie, 2021), l’apprendistato rimane un canale di accesso privilegiato. A differenza del tirocinio, l’apprendistato è un contratto di lavoro e nella sua forma duale, pur poco diffusa in Italia, consente l’ottenimento di un titolo di studio.

Di particolare interesse è il tasso di conferma in servizio degli apprendisti al termine (o prima del termine) del periodo formativo.

Vedi l’intero report CIDA ADAPT L’occupazione giovanile.
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