Il lavoro in Veneto: Millennials e over 50

Si può parlare di scontro generazionale?

Si può parlare di uno scontro generazionale tra Millennials e over 50 nel Veneto? Chi risulta più competitivo? Sono stati i questi i temi che hanno dato il là alla ricerca “Lavori ibridi in Veneto: risultati di una ricerca empirica”, a cura di Paolo Gubitta, direttore scientifico dell’Osservatorio Professioni Digitali dell’Università di Padova, e Martina Gianecchini, vicedirettrice Osservatorio Professioni Digitali dell’Università di Padova. Lo studio è stato presentato il 7 dicembre a Padova, presso Palazzo Bo.

Lo ricerca, realizzata dall’Osservatorio Professioni Digitali dell’Università di Padova in collaborazione con Veneto Lavoro, è stata discussa con l’assessore all’istruzione della Regione Veneto Elena Donazzan e con il direttore area capitale umano della Regione Veneto Nuccio Romano. 

La ricerca ha gettato luce sul fenomeno della polarizzazione del mercato del lavoro e sul valore della laurea rispetto al diploma, fornendo una panoramica su questa tematica attraverso una prima indagine che ha coinvolto 300 lavoratori veneti nati tra il 1965 e il 1992, che nel corso degli ultimi 11 mesi non hanno cambiato lavoro.

L’analisi di competenze professionali, informatiche, digitali e sociali (le cosiddette soft skill) rilevate sia per quanto riguarda la frequenza che il grado di approfondimento con cui vengono richieste ha ottenuto come risultato proprio la consapevolezza di una vera e propria ibridazione dei lavoratori. I mestieri e il contenuto del lavoro svolto sono stati comparati analizzando l’utilizzo delle diverse skill da parte di laureati e di soggetti con grado di istruzione inferiore.

Lo studio sui lavori ibridi ha evidenziato innanzitutto come le soft skill siano mediamente più richieste di tutte le altre. In un testa a testa tra Millennials e Over 50, i primi si posizionano al di sopra della media in quasi tutte le competenze, ad eccezione della capacità manageriale.

Il secondo aspetto interessante che questa ricerca porta con sé è che nelle posizioni lavorative a tempo indeterminato viene richiesta un’applicazione più frequente e più approfondita di tutte le skill rispetto alle mansioni svolte in un incarico a tempo determinato.

Chi presenta un titolo di istruzione uguale o superiore alla laurea sembra mettere in campo queste stesse competenze con maggior frequenza e approfondimento rispetto a chi possiede un titolo inferiore. In definitiva, in Veneto l’utilizzo di competenze informatiche, digitali e sociali sembra andare di pari passo con un titolo di studio superiore, con un lavoro a tempo indeterminato e con l’essere un Millennial.

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