6 motivi per cui la prima impressione è decisiva in un colloquio di lavoro

Per il sociologo Jean-François Amadieu il colloquio di selezione tradizionale è assolutamente inutile: solo verificando sul campo la qualità del lavoro e l’attitudine è possibile capire se il candidato è in grado di svolgere efficacemente le sue mansioni.

Eppure, numerosi esperti di risorse umane come l’ingegnere americano David Swanson affermano che è la prima impressione quella che conta per essere assunti:

  1. molti selezionatori sono legati a pregiudizi cognitivi e si fidano ciecamente della loro prima e ultima impressione;
  2. durante un colloquio di lavoro sarebbero sufficienti 30 secondi affinché un selezionatore formuli un giudizio definitivo su un candidato. I consigli per fare una buona impressione? Avere un comportamento e un aspetto curato, adeguato all’immagine che si vuole trasmettere, stringere la mano con fermezza ma non troppo, sorridere, avere un tono di voce rassicurante, essere all’ascolto e interessati dal selezionatore e dalla società; avere una postura fisica che ispira fiducia, mantenere il contatto visuale, senza dimenticare il famoso “restare se stessi”;
  3. gli psicologi, a cominciare da Solomon Asch, hanno sottolineato il cosiddetto “effetto di primazia”, ovvero una scorciatoia mentale che consiste nel dare più importanza all’informazione ricevuta in un primo momento rispetto a quella ottenuta in seguito. Questo pregiudizio cognitivo agisce spesso in abbinamento all’effetto di recenza che riguarda la facoltà di ricordarsi gli ultimi elementi percepiti, sottolinea Sébastien Dathané, autore del libro Décider dans un monde complexe. Per i nostri antenati queste disinformazioni della realtà presentavano un tempo vantaggi reali.
  4. gli esseri umani sono “geneticamente programmati” per agire in funzione dell’ordine delle informazioni ottenute, anziché sulla loro importanza;
  5. farsi assumere è come un atto di vendita: i primi secondi sono decisivi per provocare un contesto favorevole alla decisione del selezionatore.
  6. capita non di rado che candidati con formazione inadeguata per un determinato posto riescano a farsi assumere grazie al mondo in cui si presentano e alle domande pertinenti che fanno dimenticare le lacune del loro CV.

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